“Discorso teso a rassicurare Europa e Alleanza Atlantica. Condotta con particolare abilità oratoria, capace di richiamare citazioni ed evocare personalità”. Così, in una nota, il neoparlamentare dem Gian Antonio Girelli commenta il discorso sulla fiducia al Governo del premier Giorgia Meloni.
“A caratterizzare il discorso è una contraddizione tra rivendicazioni di diritti e abbozzate frasi muscolari – continua – Su riforme istituzionali, ambiente, welfare, fiscalità, lavoro, giovani e futuro non bastano parole nuove per far dimenticare una storia vecchia. Non va dimenticato che stiamo parlando di chi è stato ministro del peggior governo della seconda repubblica e che è composto da forze politiche che non rappresentano certo delle novità. Parole incredibili sull’emergenza Covid dove ha dedicato critiche al governo precedente, dimenticando che andavano rivolte ai presidenti di regione della sua alleanza politica”.
“Si tratta di mettere in pratica una opposizione ferma e di merito, senza timore di dire dei si e dei no. Ma ancor di più di proposte alternative – ha concluso Girelli – Si dovranno prendere fin da subito provvedimenti importanti che hanno bisogno di scelte non di retorica. Su questo si misurerà a breve la tenuta, l’autorevolezza, la capacità di questo Governo”.