Seppellire cani e gatti nei cimiteri per animali: in Lombardia è legge
Il consiglio regionale lombardo ha approvato nella seduta del 18 ottobre la legge che, su proposta della consigliera Claudia Carzeri (FI), disciplinerà la realizzazione, la localizzazione e la gestione dei cimiteri per animali d’affezione, garantendo norme igienico sanitarie e urbanistiche uniformi, e servizi per i cittadini. Nei cimiteri dedicati agli animali da compagnia sarà possibile seppellire i fedeli amici dell’uomo e deporre le urne cinerarie, ma anche apporre targhe e monumenti funebri.
Secondo la nuova normativa i cimiteri per animali potranno essere realizzati e gestiti sia da enti pubblici che da soggetti privati. La nuova norma regola, inoltre, il trasporto delle spoglie e la sepoltura dei corpi, prevedendo anche sanzioni per chi viola la legge.
Prevista infine la realizzazione di crematori, anche all’esterno dei cimiteri, previa autorizzazione del Comune nell’ambito della pianificazione urbanistica, in conformità alle norme regionali, anche quelle recenti di rigenerazione urbana. La giunta regionale, entro centottanta giorni dalla data di entrata in vigore della legge, dovrà definire con regolamento regionale le sue modalità attuative.
“Il Rapporto Italia 2022 di Eurispes – evidenzia la consigliera Claudia Carzeri – che sempre più italiani sono propensi ad accogliere in casa un animale d’affezione. Secondo l’Istituto di Ricerca a vivere con un animale in casa sono 4 italiani su 10. E sono soprattutto le famiglie con bambini ad accogliere animali d’affezione tra le mura domestiche, in particolare cani e gatti. Ecco che però si pone una questione che, dal mio punto di vista, è di rilevante importanza. Quando muore un animale domestico come dobbiamo comportarci? Normare la situazione è diventata da questo punto di vista una necessità e il Progetto di legge che ho presentato, tra l’altro, delimita i parametri di tumulazione ed estumulazione, evidenzia la necessità di realizzare i siti cimiteriali in aree geomorfologicamente compatibili, pensando in modo particolare alle falde acquifere. Siti che dovranno essere gestiti, da enti pubblici o privati, nel rispetto di regole precise e che dovranno anche garantire acqua potabile e servizi igienici adeguati per i visitatori. Luoghi, infine, dove il rapporto tra uomo e animale domestico possa continuare anche se il nostro adorato amico non c’è più.”
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