🔴 Verso il voto, Bordonali (Lega): le polemiche del Pd? Rispondo solo con i fatti |*️⃣L’INTERVISTA

"Continuo a fare ciò che ho sempre fatto: stare in mezzo alla gente, incontrare le associazioni e dare ascolto a chi me lo chiede. Sto solo rilasciando qualche intervista in più"

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Assessore alla Protezione Civile di Regione Lombardia
Simona Bordonali, Lega

di Andrea Tortelli – Nel 2018 fu candidata nel collegio cittadino, ora per Simona Bordonali – parlamentare uscente della Lega – la sfida è quella di essere rieletta in un nuovo collegio, che non include la città, ma comprende quasi la metà dei Comuni bresciani, tra Valcamonica, Sebino, Valtrompia Franciacorta e Garda. Una partita (quella dell’Uninominale della Camera, anche se il suo nome è anche nel listino proporzionale) in cui se la dovrà vedere soprattutto con il candidato del Pd, il camuno Pier Luigi Mottinelli (che non ha mancato di attaccarla direttamente in un’intervista al nostro sito), ma che sulla carta la vede nettamente avvantaggiata rispetto all’avversario.

DOMANDA – Sulla carta, guardando al trend storico del voto, il suo è un collegio blindato. Sfida scontata?

RISPOSTA – Non guardo ai sondaggi. Nessuna sfida è scontata e sono convinta che l’importante sia impegnarsi concretamente per il territorio bresciano, come del resto ho fatto sempre. Per me, in questa nuova campagna elettorale, non cambia nulla. Continuo a fare ciò che ho sempre fatto: stare in mezzo alla gente, incontrare le associazioni e dare ascolto a chi me lo chiede. Sto solo rilasciando qualche intervista in più…

R – Cinque anni fa, però, fu candidata nel collegio di città e hinterland, dove risiede. Ora si trova lontana dalla città. Come lo spiega?

R – La riduzione del numero dei parlamentari ha cambiato anche i collegi elettorali e, comunque, la suddivisione delle candidature all’interno della coalizione è stata fatta a livello nazionale per tutti. Alla Lega, a me, nel Bresciano è stato assegnato questo collegio e accetto volentieri la nuova sfida. Non cambia molto: l’ultima volta sono stata eletta in città, ma ho sempre lavorato nell’ottica di tutelare gli interessi di tutto territorio bresciano, rispondendo alle richieste che mi arrivavano dalle valli come dalla Bassa, dal capoluogo come dalla Franciacorta.

D – Cosa risponde a Mottinelli, secondo cui lei non avrebbe i titoli per rappresentare i territori delle valli e della montagna, ma rappresenterebbe solo i partiti?

R – Alcuni, quando non hanno argomenti concreti, preferiscono denigrare gli avversari. Non è il mio stile e non mi interessa rispondere a certe bassezze. Tra l’altro, Mottinelli mi conosce bene e sa del mio impegno per la Valcamonica quando ero assessore regionale. Anche di recente, prima di sapere dove sarei stata ricandidata, mi sono attivata con il capo del dipartimento della Protezione Civile Fabrizio Curcio per la questione dell’alluvione che ha danneggiato pesantemente Niardo e altri comuni…

D – Su quali temi ritiene di poter fare la differenza rispetto agli altri candidati in questa campagna elettorale?

R – La prima cosa, quella che ci distingue da tutti, è l’autonomia. Una Lombardia autonoma ci potrebbe aiutare a risolvere con più facilità tutti i problemi, avvicinando il livello decisionale e garantendo maggiore attenzione – oltre che più risorse – all’intero territorio bresciano. Poi, entrando nel concreto, certamente la tutela delle aree montane e dei piccoli borghi è una priorità: bisogna salvaguardare l’ambiente, ma anche i servizi e il lavoro. La nomina di un sottosegretario ad hoc potrebbe aiutare. Un altro tema importante è quello della viabilità, su cui stiamo lavorando da anni con risultati importanti (come l’autostrada della Valtrompia) e su cui bisogna continuare a puntare, con opere come il prolungamento della metro verso Nord e verso il Garda, senza trascurare la viabilità interna delle valli. Infine, ma solo in ordine di elenco, c’è l’ambiente: su Caffaro abbiamo già ottenuto risultati significativi, ma i fondi non bastano, e i territori che chiedono risorse per completare le bonifiche – come Capriano – sono diversi.

D – Nel collegio ci sono anche altri candidati, che – sottraendo voti a lei o a Mottinelli – rischiano di essere decisivi per determinare il vincitore. Anche lei vuole lanciare un appello al voto utile?

R – In queste elezioni non ho un avversario specifico: tutti sono alla pari e l’unico voto utile, a mio avviso, è quello dato alla Lega e al centrodestra. Gli altri sono voti persi…

D – L’esito di queste elezioni politiche avrà ripercussioni anche sulle comunali del prossimo anno per la città? Di che tipo?

R – Un centrodestra al governo nazionale potrebbe favorirci anche a livello locale, perché per la città sarebbe più facile trovare interlocutori a Roma. Ma le politiche e le amministrative sono molto diverse. Da una parte si votano soprattutto un programma e un simbolo, dall’altra si guarda molto di più alla persona e alla squadra. Di certo il mio auspicio è che, a livello cittadino, il centrodestra possa essere rappresentato da Fabio Rolfi: penso che con lui potremo avere un risultato ancora più positivo a livello locale.


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