M5S, Crimi-Cominardi-Alberti incandidabili: ecco chi potrebbe sostituirli
E’ un terremoto politico quello provocato dalla decisione di Beppe Grillo di dire no a qualsiasi deroga sulla regola dei due mandati al massimo all’interno del movimento 5 Stelle. E il nome più eccellente tra gli esclusi, per Brescia, è quello di Vito Crimi, ex cancelliere del tribunale poi arrivato ai vertici del movimento (ne è stato anche il reggente).
Crimi non potrà ripresentarsi per il parlamento. Ma nel frattempo Conte gli ha affidato la delega alla gestione informatica della nuova piattaforma, che – per le dinamiche interne al movimento – non è secondaria. Non è escluso che, salvo disfatte, dopo il voto Crimi possa trovare un ruolo in qualche ente.
Da capire anche il futuro dell’ex sottosegretario al Lavoro Claudio Cominardi e del consigliere regionale uscente Ferdinando Alberti, entrambi a due mandati consecutivi e quindi incandidabili (ma Alberti se la giocherà diversi mesi dopo, che – vista la situazione grillina e quella generale – contano come secoli…).
In sostanza il movimento rischia di essere azzerato, anche a Brescia, perdendo tutti gli uomini più esperti nelle posizioni di rilievo. L’ennesimo colpo alla già traballante struttura grillina, che ora sembra subire il contrapasso dantesco del celebre “uno vale uno”.
I criteri con cui verranno scelti nomi dei possibili candidati alla successione non sono ancora noti. Forse si procederà a votazioni, di certo sceglieranno i territori. Ecco perché per Brescia, ad oggi, i nomi più forti sembrano essere oggi quelli di Guido Ghidini, capogruppo in Loggia, e di Girgis Sorial, già depuato e vice capo di gabinetto del ministero dello Sviluppo economico.