Il Garda – sempre più provato dalla siccità – chiude parzialmente i rubinetti. A deciderlo è stata l’Agenzia Interregionale per il fiume Po, in accordo con la Comunità del Garda e con il Consorzio del Mincio.
Nel dettaglio, da domani (22 giugno), la portata dei deflussi sarà ridotta da 70 a 60 metri cubi al secondo, per poi passare a 55 (i flussi in ingresso, al momento, sono soltanto di due litri al metro cubo).
In meno di un mese i livelli del Benaco sono calati di una trentina di centimetri rispetto allo zero idrico (ora a Peschiera siamo 43 centimetri sopra): l’obiettivo di questi provvedimenti è quello di fermare la discesa per continuare a garantire la navigazione delle acque. Di certo, se non arriveranno abbondanti piogge, dalla seconda metà di agosto diventerà impossibile fornire acqua all’agricoltura.
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