Un piromane, anzi due, che patologicamente si divertono a bruciare vetture da almeno tre anni e che ora hanno deciso di alzare il tiro? Una pericolosissima (e costosissima) bravata? Una vendetta? Oppure un’azione deliberata della criminalità organizzata? Qualunque sia la risposta quanto accaduto nel fine settimana a San Felice è inquietante.
Come noto, infatti, la postazione di un noleggiatore adiacente a un benzinaio, con una dozzina di scooter e due auto sono finite nuovamente in cenere. Proprio come era accaduto lo scorso maggio. Un danno da oltre 100mila euro, che si somma a quello precedente (80mila) e che rischia di portare il noleggio alla chiusura definitiva la sede Motoragazzi di San Felice (l’azienda, aperta nel 2016, ne conta altre 5, con circa 15 dipendenti).
In azione, intorno alle 4 di notte, sono entrati due individui con il volto coperto e taniche piene di benzina. Uno dei proprietari dell’attività, intervistato da Bresciaoggi nell’edizione odierna, ha parlato esplicitamente di “racket della criminalità organizzata” (da tempo infiltrata sul Garda, ma che potrebbe essere entrata ora nel settore o in settori collegati). Il sindaco Simone Zuin ha chiesto l’intervento del prefetto, sottolineando come quanto acceduto abbia elementi rilevanti. E la Procura ha aperto un’inchiesta.
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