Un 39enne originario della Costa d’Avorio, ma residente nel Veronese, è accusato di aver ricattato sessualmente almeno 10 persone, raccogliendo con il ricatto circa 130mila euro. Le indagini, coordinate dalla Procura, sono state condotte dai Carabinieri di Limone sul Garda e hanno portato all’arrest dell’uomo, che si trova ora nel carcere di Brescia.
Secondo gli investigatori, il presunto ricattatore avrebbe utilizzato posta elettronica, app di messaggistica (Hangouts di Google) e social (YouTube e Instagram) per agganciare le vittime, spacciandosi per donna e convincendo i malcapitati a scambiare immagini erotiche. A quel punto li avrebbe ricattati, minacciando di diffondere il materiale in rete se non avessero pagato.
Sulla Postepay intestata al 39enne (che ha sostenuto di aver prestato la carta a un amico) sarebbero stati versati in poche settimane ben 130mila euro. A far scattare le indagini sarebbe stata la denuncia di un 22enne residente nel Bresciano, ma le vittime del ricatto sarebbero residenti anche in altre province. In alcuni casi il malvivente non si accontentava nemmeno del primo versamento, ma pubblicava il materiale online e ricontattava i malcapitati spacciandosi per ispettore di polizia, chiedendo altro denaro per cancellarlo.
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