Il Castello di Soiano, foto da Wikipedia, Giorgio Scalvini, CC BY-SA 4.0 , via Wikimedia Commons
Di seguito pubblichiamo cinque cose da vedere nel Comune di Soiano del Lago: l’elenco, lo precisiamo, non è esaustivo. Per ulteriori informazioni su Soiano vi rimandiamo al sito www.comune.soianodellago.bs.it
Di pianta quadrangolare e con un’alta cinta merlata, la fortificazione fu eretta durante il X secolo su un’altura in contatto visivo con i castelli di Polpenazze e Moniga, con la rocca di Manerba e Puegnago. Alla struttura, che pare sia stata edificata su resti antecedenti, si accedeva tramite ponti levatoi e due massicce torri proteggevano il forte. Il complesso fu realizzato per far fronte alle costanti invasioni dell’epoca e fin dalla sua costruzione venne usato dai rappresentanti delle famiglie locali quale sede amministrativa e istituzionale. Oggi, di proprietà comunale, rappresenta invece un punto di riferimento culturale.
Risalente al Seicento, edificata sui resti di una chiesa del Quattrocento e più volte rimaneggiata, la parrocchia di Soiano è dedicata a San Michele Arcangelo. All’interno spiccano gli stucchi novecenteschi e le opere degli artisti Andrea Celesti e Andrea Bertanza, oltre all’organo barocco realizzato nel 1694 da Antonio Franchino di Montichiari. Da un punto di vista architettonico si segnala il campanile della Chiesa, un tempo appartenuto al castello medievale per il quale fungeva da torre.
Il territorio di Soiano del lago ospita una vasta area verde dove sorgono uliveti e vigne, grazie alle quali vengono prodotti il noto olio del Garda e diversi vini. Nella zona sono quindi presenti aziende produttrici e agriturismi dove poter gustare entrambe le eccellenze del territorio.
Con un’area verde di 110 ettari dispiegati tra la Rocca di Manerba, il castello di Soiano e le colline della Valtenesi, una vista panoramica di straordinaria bellezza e 27 buche, il Gardagolf Country Club rappresenta una meta ambita per gli appassionati di golf e non solo.
L’edificio sacro fu costruito nel 1610 in onore di San Carlo Borromeo che avrebbe sostato nel territorio di Soiano. I frati di San Rocco ne presero l’affidamento quando Venezia distrusse il loro convento e la chiesa adiacente perché non aveva possedimenti che garantissero il mantenimento di almeno 12 religiosi. All’interno un’opera pittorica del Bertanza.
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