
di Fabio Coltrini – Situato nel cuore della Val Trompia, Sarezzo è un Comune di circa 13mila abitanti. Importante crocevia e snodo commerciale verso la Val Gobbia sin dall’epoca romana, Sarezzo deve il suo sviluppo nei secoli alla famiglia Avogadro, nobili bresciani che si stabilirono nella frazione di Zanano e contribuirono in maniera decisiva allo sviluppo del comune valtriumplino.
Passata sotto al comando della Repubblica di Venezia, a partire dal XV secolo nacquero a Sarezzo molte manifatture di armi ed equipaggiamenti militari di ferro, le quali caratterizzano la zona tutt’oggi.
Proponiamo di seguito 5 cose da vedere nel caso in cui vi trovaste a visitare il comune bresciano di Sarezzo.
CINQUE COSE DA VEDERE NEL COMUNE DI SAREZZO
1 – Chiesa dei santi Faustino e Giovta
Situata in piazza Cesare Battisti, e caratterizzata da una facciata classica, la chiesa dedicata ai santi patroni di Brescia Faustino e Giovita venne costruita nel 1633, ma fu protagonista di un consistente restauro nel XIX secolo.
Balzano immediatamente all’occhio le quattro colonne con capitello corinzio che sostengono il frontone. La trabeazione è decorata dalla scritta latina “martiribus Faustino et Jovitae divis tutoribis” che significa “ai martiri Faustino e Giovita, protettori divini”.

2 – Torre civica
Simbolo della benestante fase economica che viveva Sarezzo nel XVI secolo, fu costruita grazie alle donazioni dei cittadini saretini. Oggigiorno è stata incorporata alla chiesa (come si nota dall’immagine soprastante), della quale è il campanile. La torre misura 33,25 metri ed è decorata da un altorilievo dei santi patroni della città, ai quali è stata dedicata la chiesa.

3 – Museo “I magli”
Insieme alle Miniere dell’alta Val Trompia e al forno fusorio di Tavernole, il Museo i Magli di Sarezzo completa il complesso dei musei del ferro della Valle. Le sue origini risalgono al 1500, quando, grazie alla ricca offerta ferrosa del territorio, si iniziò a lavorare il ferro e a produrne i primi strumenti. Nel 1985 la fucina smise di lavorare, per poi passare di proprietà del comune nel 1995. Infine, nel 2001 venne aperto il museo come lo si può visitare oggi.

4 – Palazzo Avogadro
Il nome di questo imponente palazzo medievale si deve alla famiglia Avogadro, nobili ai quali era affidato dal vescovo il compito di conservare e gestire i beni della chiesa in un territorio. Per questo, gli Avogadro decisero di stabilirsi a Sarezzo, precisamente nella frazione di Zanano. Il palazzo si divide in due parti, una a nord e una a sud. Nella zona settentrionale spicca la torre, mentre in quella in basso si trova il palazzo vero e proprio.

5 – Le calchere di crocevia
Oggi sono un complesso commerciale, ma nel 1800 le calchere, ovvero i forni dove veniva prodotta la calce, rappresentavano uno degli stabilimenti più all’avanguardia della Valtrompia. Inizialmente si sviluppavano sottoterra, ma subirono poi un ingente restauro che portarono ad un importante aumento di produzione: vennero erette le due torri in muratura, le quali si possono notare tutt’oggi tra i tetti di Sarezzo. Erano forni di tipo continuo, ovvero non cessavano mai di produrre: anche per questo motivo, le calchere rimasero in funzione fino al 1965.

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