Si prospettano aumenti per il servizio pubblico di trasporto urbano ed extraurbano della provincia di Brescia. A evidenziarlo è stato, durante la Conferenza di bacino, il presidente dell’agenzia Tpl Giancarlo Gentilini.
Stando a quanto si apprende, dopo anni di prezzi bloccati, potrebbero scattare rincari generalizzati dal 7 al 9 per cento, ma più verosimilmente gli aumenti saranno rimodulati sulla base delle esigenze specifiche.
Le cause del caro-biglietto vanno cercate in diversi fattori: la drastica perdita di passeggeri legata al Covid, le ulteriori spese di adeguamento ai nuovi standard pandemici, il rincaro dei carburanti e di tutti i prodotti di mercato (compresi i costi di manutenzione) e i rinnovi contrattuali.
Insomma: ricavi dimezzati per almeno due anni, costi in forte crescita, ristori scarsi e contributi regionali fermi. Una situazione insostenibile per aziende di un settore che strutturalmente fatica a far quadrare i conti senza il supporto pubblico.
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