di Fabio Coltrini – Bovezzo è un Comune di circa 7.400 abitanti situato nel cuore della provincia di Brescia, tra Concesio, Nave e il Villaggio prealpino. Fa parte della Valle del Garza, torrente che attraversa i comuni di Caino, Nave e, per l’appunto, Bovezzo. Fa parte della comunità montana della Val Trompia.
Il comune bovezzese fu fondato in epoca romana, sotto l’impero di Ottaviano: questo territorio, infatti, era cruciale per il passaggio dell’acquedotto romano della Valle Trompia, che portava a Brescia le acque valtriumpline e valsabbine. Durante il periodo della dominazione da parte della Repubblica di Venezia, Bovezzo fu teatro di battaglie fra l’esercito della Serenissima e quello della coalizione militare tra francesi e spagnoli, per accaparrarsi i territori della provincia di Brescia. Nella cronaca più recente, una palazzina a Bovezzo fu scena di una fuga di gas, dove persero la vita cinque persone. Per ricordare le vittime di questa tragedia, il parco urbano del comune è intitolato “Parco Due Aprile”.
Sul territorio sono presenti diversi complessi architettonici sia religiosi, in particolare dedicati ai santi Apollonio ed Onofrio, che laici.
Proponiamo di seguito 5 cose da vedere nel caso in cui vi trovaste a visitare il Comune bresciano di Bovezzo.
TRE COSE DA VEDERE NEL COMUNE DI BOVEZZO
1 – Chiesa di Sant’Apollonio
Sede della Parrocchia di Bovezzo, è caratterizzata da una facciata a capanna molto semplice e lineare. La chiesa di Sant’Apollonio custodisce al suo interno un organo Serassi, celebre famiglia di organari del XVIII e XIX secolo. Fu ricostruita nei primi decenni del 1800, e al suo interno si possono apprezzare diversi affreschi di Giulio Motta, colui che dipinse la volta interna del duomo di Cremona, e una pala di Augusto Ugolini raffigurante il santo patrono che predica alla folla. Alcuni resti della chiesa precedente, prevalentemente fregi e archetti romanici risalenti al 1400, sono custoditi all’interno dell’oratorio.

2 – Eremo di Sant’Onofrio
Meta gettonata di passeggiate ed escursioni dei bresciani, l’Eremo di Sant’Onofrio sorge sulla cima del Monte Spina, a circa 1000 metri s.l.m. Raggiungibile solamente dopo una piacevole passeggiata, all’interno del santuario si possono trovare affreschi del Romanino (scene della vita di Sant’Onofrio) e una Madonna col bambino dipinta da Vincenzo Foppa, massimo esponente del rinascimento Bresciano. L’eremo nel 1893 fu protagonista di un pellegrinaggio che gli abitanti di Bovezzo fecero per porre fine a una ingente carestia che aveva colpito il territorio. Le preghiere rivolte ai santi Onofrio e Fermo andarono a buon fine, tanto che la carestia si interruppe.

3 – Palazzo Rota
Progettato dall’ingegnere Vincenzo Berenzi e situato lungo la strada che porta a Cortine (Nave), il Palazzo Rota deve il suo nome ad una delle famiglie più conosciute di Bovezzo: infatti, anche la piazza principale è dedicata a Luigi Rota, partigiano caduto per la patria a La Spezia. Fu costruito negli ultimi anni del 1700, con le pietre sopravvissute del collegio ecclesiastico di sant’Eustacchio, dopo la distruzione da parte di un gruppo di giacobini. Recentemente, è stata restaurata la cappella dedicata a San Carlo Borromeo, dove è custodita la pala ottocentesca dipinta da Sante Cattaneo, la quale raffigura la Madonna con S. Giuseppe e Gesù.

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