Nel mese di aprile, dopo dieci mesi di sostenuto incremento, l’inflazione rallenta la sua crescita, attestandosi a +0,1% a livello congiunturale (rispetto al mese precedente), ma la crescita a livello tendenziale (rispetto allo stesso mese dell’anno precedente) è ancora del 6,3 per cento. A renderlo noto sono i dati dell’ufficio statistica del Comune di Brescia.
A livello di divisione, si legge, presentano incrementi congiunturali superiori alla variazione media generale le divisioni “Servizi ricettivi e di ristorazione” (+1,1%, con l’incremento della voce Ristoranti, bar e simili), “Prodotti alimentari e bevande analcoliche” (+0,7%, in particolare con l’aumento del Pane e cereali), “Mobili, articoli e servizi per la casa” (+0,6%, con l’aumento della classe Mobili e arredi), “Altri beni e servizi” (+0,4%, con l’aumento della Gioielleria ed orologeria) e “Servizi sanitari e spese per la salute” (+0,4%, con l’incremento dei Servizi medici). Nulle le variazioni per “Bevande alcoliche e tabacchi”, ”Istruzione” e “Comunicazioni”. In diminuzione le divisioni “Ricreazione, spettacoli e cultura” (-1,5%, con la diminuzione dei Pacchetti vacanza), “Trasporti” (-0,6%, con la diminuzione dei Carburanti e lubrificanti per mezzi di trasporto privati), “Abitazione, acqua, elettricità e combustibili” (-0,4%, con la diminuzione del Gas), “Abbigliamento e calzature” (-0,3%, con la diminuzione della classe Scarpe e altre calzature).
In termini tendenziali, le divisioni che presentano decisi aumenti sono “Abitazione, acqua, elettricità e combustibili” (+27,2%, con alti tassi dell’Energia elettrica e del Gas) e “Trasporti” (+9,8%, con l’accelerazione dei Carburanti). Notevoli aumenti, seppure inferiori alla media generale (+6,3%), si registrano per i “Prodotti alimentari e bevande analcoliche” (+5,8%, con elevati incrementi per quasi tutte le classi), “Servizi ricettivi e di ristorazione” (+5,3% con l’aumento dei Ristoranti, bar e simili e Servizi di alloggio), “Mobili, articoli e servizi per la casa” (+4,6%, con l’aumento dei Mobili e arredi), “Abbigliamento e calzature” (+2,0%, con l’aumento della classe Indumenti), “Altri beni e servizi” (+1,9%), “Servizi sanitari e spese per la salute” (+1,3%, con l’incremento dei Servizi medici). In discesa, invece, le “Comunicazioni” (-3,6%, con la diminuzione degli Apparecchi telefonici e telefax), “Ricreazione, spettacoli e cultura” (-0,9%, con la diminuzione dei Pacchetti vacanza) e l’“Istruzione” (-0,9%).
Analizzando per tipologia di prodotto, i “Beni” nel loro complesso presentano decrementi a livello congiunturale (-0,3%), come risultante di due andamenti contrapposti: sostenuti aumenti per gli alimentari lavorati (+1,2%) e forti decrementi per i beni energetici (soprattutto quelli regolamentati: -11,7%). Al contrario i “Servizi” nel complesso presentano un lieve incremento (+0,7%) e un sostenuto aumento per la sottocategoria dei “Servizi relativi ai trasporti” (+3,4%).
Con riferimento alla frequenza di acquisto dei prodotti, presentano lievi aumenti congiunturali le categorie media e bassa frequenza (rispettivamente +0,3% e +0,6%), mentre quelli a alta frequenza registrano una lieve diminuzione (-0,3%). A livello tendenziale, presentano sostenuti aumenti i prodotti a media frequenza (+8,1%) e quelli a alta frequenza d’acquisto (+6,1%). Meno elevato l’incremento tendenziale dei prodotti a bassa frequenza (+2,9%).
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