Dalla strage è quasi passato mezzo secolo (48 anni il prossimo 28 maggio), ma il processo è ancora aperto. I giudici della Corte d’appello di Brescia, infatti, hanno accolto la richiesta di revisione avanzata dai legali di Maurizio Tramonte, che nel 2017 era stato condannato in via definitiva all’ergastolo.
Tramonte avrà dunque un nuovo processo, il sesto, che si aprirà il prossimo 8 luglio. Nell’occasione saranno ascoltate anche la moglie e la sorella del 70enne padovano. Ma comunque non sarà oggetto di revisione la perizia antopometrica secondo cui l’allora 22enne, come testimoniato da una foto, sarebbe stato in piazza poche ore dopo l’esplosione.
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