“Imbarazzante”. “Volgare”. “Non idoneo a un contesto cattolico”. E’ quasi una scomunica quella che il vescovo di Sanremo, monsignor Antonio Suetta, ha indirizzato al cantante gardesano Blanco in occasione della sua esibizione davanti al Papa a Pasquetta. Un attacco che suona anche come una dura critica alla linea di Papa Francesco, che lo ha voluto in piazza San Pietro.
Il Lunedì dell’Angelo, come noto, Blanco si è esibito davanti a 80mila giovani arrivati da tutta Italia (il suo concerto più grande) cantando la canzone Blu Celeste. Ma il vescovo non ha gradito.
“È evidente che il messaggio veicolato dalle performance di Blanco non è idoneo a un contesto cattolico – ha tuonato don Suetta – Se l’intrattenimento ha lo scopo di preparare i ragazzi all’incontro con il Santo Padre e alla preghiera, troverei più consono invitare artisti nell’ambito della musica cristiana e ce n’è una valanga”. Ma il vescovo ligure si è spento oltre
“Trovo imbarazzante che un personaggio che chiaramente è diventato un’icona – soprattutto dopo la sua vittoria al Festival insieme a Mahmood – di un certo modo di concepire la vita, la libertà, l’affettività, eccetera, si esibisca in Piazza San Pietro”, ha aggiunto il vescovo sanremese. “Ho visto anche una foto di lui praticamente in mutande, con la mano si strizza gli organi genitali – ha concluso – Io capisco che il mondo è precipitato nella volgarità, ma noi, come Chiesa, dobbiamo avallare la volgarità?”.
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