L’edizione 2022 del Festival Carta della Terra porta con sé l’esperienza di sette anni in cui si sono avvicendate iniziative, incontri, incroci tra arte, comunicazione e sostenibilità. E da sette anni Fondazione Cogeme collabora con numerosi enti e istituzioni grazie ai quali ha arricchito le proprie programmazioni inserendo di volta in volta temi di attualità che potessero rispondere alle esigenze dei propri territori di riferimento.
Per questa edizione è l“ARIA” la protagonista e la musica sarà il collante che cercherà di legare tutti gli eventi in calendario. Tra le novità spicca la co-promozione del Festival insieme all’Associazione di Comuni Terra della Franciacorta rafforzando così l’opera di sensibilizzazione tra le Municipalità, le scuole e le reti di associazioni. “Il Festival Carta della Terra riaccende l’attenzione dei cittadini e delle Amministrazioni Comunali al tema della salvaguardia dell’ambiente” dice il Presidente di Terra della Franciacorta Francesco Pasini Inverardi – “quest’anno siamo oltremodo contenti di essere parte attiva del progetto e per questo ringrazio Fondazione Cogeme, ideatrice del Festival, da sempre impegnata nella costruzione di progetti di sensibilizzazione verso le nostre comunità.” Una rete virtuosa che ha permesso anche a questa edizione di consolidare un modello di programmazione partendo dal basso, da un nucleo ben definito di Comuni della Franciacorta e della Pianura occidentale sino ad arrivare al capoluogo, Brescia, per questa edizione, non a caso, sede inaugurale del Festival. Al Canossa Campus di via San Martino della battaglia vi sarà la prima delle inaugurazioni ufficiali previste; due infatti i momenti: al mattino, dalle ore 10.30, l’inaugurazione ufficiale e la presentazione del programma alla presenza di tutti gli studenti del Campus trasmessa in diretta streaming; la sera, a Rodengo Saiano, presso l’Abbazia Olivetana il concerto di REITHIA gruppo jazz nato “sulle ceneri della dea romana” presente nei territori di Brescia e Bergamo e che sancisce un’altra delle collaborazioni importanti di questa edizione, quella con il Ground Music Festival, esperienza musicale nata in Franciacorta dall’Associazione Lampedèe, rappresentante per la Regione Lombardia del progetto Jazz&Wine Italia.
Quattro le iniziative che incrociano il Ground Music Festival, dai chiostri alle “lanche” di pianura, con laboratori per le scuole, happening musicali, all’insegna del gioco e della contaminazione fra suoni e natura. L’aria intesa come sfumatura musicale ma non solo. L’approccio multidisciplinare della kermesse punta su eventi culturali ma anche tecnico-scientifici; ecco dunque spiegati i due appuntamenti realizzati con Arpa Lombardia al motto di “Che aria tira in….” Prima a Cazzago San Martino, durante le giornate di Franciacorta in Fiore (20 maggio) e poi a Roccafranca (20 giugno) delineando così un ulteriore collegamento tra la Franciacorta e la Pianura. Aria può significare anche “etere” e chi meglio di Francesco Costa, scrittore e giornalista, vice direttore del Post e curatore della seguitissima rubrica online “Morning” può indicarci come “cambiare aria” nel campo dell’informazione e districarsi al meglio nella babele di comunicati, notizie, Fake News, tra TV e Web. Di questo e altro se ne parlerà a Passirano il 5 maggio, presso “l’eterea cornice” di Villa Fassati Barba grazie ad una collaborazione speciale con l’Associazione Strada del Franciacorta, la stessa che accompagnerà un altro dei piccoli grandi eventi di questa edizione, la presenza di Nicolas Ballario, classe 1984, volto noto di Sky arte e voce di Radio Uno che rifletterà sul perchè l’arte è nelle parole, nelle storie, nell’aria, anche per sfatare quel luogo comune di solito affibbiato all’arte contemporanea nel ricorrente adagio: “lo potevo fare anche io!”. Nel Festival i duetti si sprecano, non solo musicalmente parlando, e così, giusto per dare un tono ancora più scientifico al tutto a Castrezzato (27 maggio) e Ome (16 giugno) il fondatore della Tech Company Strobilo, Andrea Bariselli porterà in scena uno speech dedicato alle neuroscienze applicate all’ambiente. Sul finire del Festival (23 giugno) toccherà invece una coppia “strana ma non troppo” festeggiare insieme i rispettivi ventennali in un unico festival, ovvero Fondazione Cogeme e Microeditoria. A suggellare questa unione Massimo Bray, Direttore della Treccani, in dialogo con Gabriele Archetti, Daniela Mena e Claudio Baroni in quel di Chiari, città che continua idealmente il suo percorso di Prima capitale italiana del libro in altre forme, ospitando ad esempio, presso il proprio Museo civico, la mostra “Ecohumanities” di Armando Milani, grafico designer tra i più noti nel settore.
“Il Festival chiude con un’apertura, simbolicamente, quella della “Pianera” l’ex discarica di Castegnato inaugurato durante l’edizione 2021 e che nel frattempo, per volontà del Comune è diventata un Bosco didattico. Un omaggio non solo alla natura ritrovata, ma anche e soprattutto alle persone che in qualche modo l’hanno ispirata. Tra di loro vi è sicuramente Simone Mazzata, figura storica dell’ambientalismo bresciano scomparso nel 2019 ed al quale il Comune ha deciso di intitolare il Bosco.” Così Eugenia Giulia Grechi, castegnatese di nascita e Direttore scientifico del Festival Carta della Terra che prosegue – “il festival si nutre di simboli e di azioni concrete. Per questo mi sento di ringraziare tutti coloro che hanno creduto in questa iniziativa e che continueranno a crederci. Il lavoro di rete allargata sarà centrale anche per le prossime edizioni”.
A proposito di rete, Il Festival è patrocinato da Cogeme Spa, Acque Bresciane ed ha ottenuto anche quello del Comune di Brescia e della Provincia. Miriam Cominelli, parlando a nome della Loggia conferma che “la sostenibilità è la vera sfida del nostro tempo, sfida che il Comune di Brescia ha deciso di affrontare con politiche di programmazione e non con interventi spot, adottando una prospettiva d’azione di lungo periodo. Passi in questa direzione ne sono stati fatti, in corso d’opera e in divenire, e stanno caratterizzando fortemente la nostra azione amministrativa. Questo impegno tuttavia non avrebbe la stessa efficacia se promosso “in solitaria“. E’ necessario pertanto che tutto il territorio bresciano si muova nella stessa direzione, sia a livello istituzionale che culturale. Ecco perché il sostegno nostro all’iniziativa di Fondazione Cogeme: l’attivazione di una rete territoriale ampia e la capacità di coinvolgimento dei cittadini tramite eventi nelle scuole ed altri di carattere più ludico aperti alla cittadinanza. Solo accrescendo consapevolezza e informazione su queste tematiche si può vincere insieme la sfida della sostenibilità.” Una sensibilità e consonanza di intenti ben espressa anche dallo stesso Presidente Samuele Alghisi il quale sottolinea come l’ente da lui guidato abbia “sempre riservato un’attenzione particolare alle iniziative di rete e di ampia condivisione. In questo senso- continua Alghisi– lo spirito di iniziativa che anima da anni Fondazione Cogeme ed il Festival Carta della Terra ci consegna una testimonianza reale di come i nostri Comuni lavorino per obiettivi concreti e misurabili, in primis migliorare il grado di consapevolezza e conoscenza sulle sfide della sostenibilità, non solo ambientale”.
Anche questa edizione sarà all’insegna delle precauzioni dovute alle restrizioni Covid 19. Per questo motivo il programma potrà subire delle variazioni in corso d’opera.
Il programma completo del Festival Carta della Terra è disponibile qui:
https://fondazione.cogeme.net/novita-2022/7-festival-carta-della-terra/
Tutti gli aggiornamenti saranno a disposizione sulla pagina Facebook di Fondazione Cogeme:
https://www.facebook.com/fondazionecogeme
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