“Definire quella di Nikolajewka una battaglia fascista significa non conoscere la storia e offendere la memoria di migliaia di giovani italiani morti in una steppa lontana. Gli alpini sono un orgoglio bresciano e italiano. La data del 26 gennaio non si tocca. Sarebbe opportuno che anche l’Anpi della nostra città si dissociasse da queste posizioni estremiste”. Lo ha dichiarato l’assessore regionale Fabio Rolfi in seguito alle polemiche sollevate da alcune associazioni sulla scelta del 26 gennaio quale «Giornata nazionale della memoria e del sacrificio degli Alpini».
“Basterebbe leggere le opere di Mario Rigoni Stern, ascoltare le testimonianze dei reduci o parlare con i famigliari per capire quanto queste polemiche siano insensate. Quei ragazzi furono costretti a combattere una guerra che neppure volevano, vittime loro stessi di un regime che li ha sradicati da casa, spedendoli, senza armi ed equipaggiamenti adeguati, a morire in una terra dimenticata” aggiunge Rolfi. “Non è ammissibile che alcune frange della sinistra riescano a ideologizzare anche un avvenimento storico di questa portata”.
“Il 5 maggio sarò a Rimini per l’adunata nazionale degli alpini. Un Corpo che incarna i valori più alti dell’etica della partecipazione civile, della solidarietà e del volontariato. Lo hanno dimostrato anche in questi ultimi anni dando un contributo fondamentale nella lotta al Covid” conclude l’assessore regionale.
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