In poco tempo sono state raccolte oltre 4mila firme per dire no all’utilizzo di un maiale per l’esperimento giudiziale che secondo la Corte di Assise di Brescia potrebbe fornire utili informazioni per risolvere il caso della scomparsa di Mario Bozzoli, l’imprenditore di Marcheno che in una delle ipotesi formulate potrebbe essere stato gettato in un forno della Fonderia omonima.
A contestare l’esperimento sono soprattutto le associazioni animaliste, contrarie all’uccisione dell’animale che secondo quanto si legge proprio nella descrizione della petizione on-line diffusa tramite i social sarebbe affetto da una patologia. Cuore, così è stato denominato il maiale dalle associazioni animaliste, dovrebbe essere bruciato in un forno di una forneria di Provaglio d’Iseo il prossimo 27 aprile, con l’obiettivo di aiutare la Corte a comprendere quali siano i possibili effetti della distruzione di un corpo all’interno di un forno analogo a quello che potrebbe essere stato utilizzato nella Fonderia di Marcheno.
“Uccidere una creatura innocente non può essere il modo di risolvere un crimine” si legge nella petizione promossa dalle associazioni animaliste, che chiedono che l’esperimento non venga effettuato e che il maiale venga dato a loro in affidamento. “Non sappiamo se per l’esperimento verrà scelto un maschio o una femmina – fanno sapere – vorremmo salvarlo e chiamarlo Cuore, come quello che chiediamo di avere per questa creatura. Salvarlo dalla morte in un forno o in un mattatoio sarebbe il giusto epilogo di questa tristissima storia. Cuore non deve morire! “Non bruciatelo!”.
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