(f.p.) A 205 metri sul livello del mare, Sulzano sorge sulla sponda orientale del Lago d’Iseo. L’attuale centro abitato, che conta poco più di 1900 abitanti, nacque in un’area che pare fosse già abitata in epoca romana. Secondo le testimonianze il nucleo del paese era rappresentato inizialmente da Martignago; Sulzano era invece lo scalo lacustre che permetteva agli abitanti della zona di raggiungere le altre località che si affacciavano sul Sebino. Durante il periodo medievale l’area fu di proprietà del monastero bresciano di Santa Giulia – oggi patrimonio Unesco – e fino al 1700 della famiglia degli Oldofredi di Iseo. Attività principalmente eseguite a Sulzano furono la lavorazione della lana e la produzione di calce; in seguito si diffusero i retifici, luoghi in cui si lavoravano le reti da pesca: sembra infatti che molti artigiani specializzati in quest’arte si trasferirono da Montisola proprio a Sulzano. Nel 2016 Sulzano è diventato famoso per l’installazione artistica di Christo, The Floating Piers, il pontile galleggiante color giallo che per poco più di due settimane ha collegato la terraferma con Montisola attirando turisti da tutto il mondo (1,6 milioni di visitatori).
Di seguito pubblichiamo cinque cose da vedere nel Comune di Sulzano: l’elenco, lo precisiamo, non è esaustivo. Per ulteriori informazioni vi rimandiamo al sito ufficiale del Comune.
CINQUE COSE DA VEDERE NEL COMUNE DI SULZANO
1 – Il lago d’Iseo e Montisola
Sulzano affaccia direttamente sul lago d’Iseo e si trova di fronte a Montisola. Il caratteristico borgo che presenta stretti vicoli e abitazioni molto vicine tra loro, è oggi la località più agevole per raggiungere Montisola grazie alle frequenti corse dei battelli. Ma non solo: da Sulzano si ha infatti una spettacolare vista sul Sebino, anche inerpicandosi sulle strade dei colli che conducono alla Valtrompia.

2 – Chiesa di San Giorgio
Nel centro del paese, la chiesa parrocchiale di San Giorgio fu costruita su progetto dell’architetto Antonio Turbini nel 1726. L’edificio sacro presenta una facciata barocca a due ordini: una parte, scandita da lesene, è dotata di due nicchie ai lati della finestra centrale dove sono accolte le statue di San Giorgio e San Giuseppe. All’interno la chiesa è a navata unica e le volte sono decorate con affreschi realizzati da una bottega di pittori itineranti lombardi. Inoltre sulla controfacciata si trova La Vergine con il Bambino, santi e anime purganti, opera di Domenico Voltolini. L’organo fu costruito nel 1840-1845 da Angelo e Aurelio Bossi mentre l’altare maggiore, in marmi policromi, è attribuito al bresciano Domenico Carboni.

3 – Antica Via Valeriana
Il territorio di Sulzano, che si estende tra il lago d’Iseo e la Valtrompia, si presta a passeggiate panoramiche facili e di breve durata. Tra queste una possibilità è offerta percorrendo un tratto dell’antica via Valeriana, un percorso che nasce su tracciati di epoca romane e forse persino preistorica che conduce sino in Valcamonica e che offre scorci unici.

4 – Cascata del petoi (o dell’amore)
Salendo dal centro del paese verso l’abitato di Tassano e Martignago, piccolo e suggestivo angolo con una cascata di 15 metri. In inverno completamente ghiacciata, offre uno scenario fiabesco, quasi surreale. Dalla cascata è possibile imboccare il sentiero F. Colombi per raggiungere la chiesetta di San Fermo prima e la parte collinare di Nistisino.

5 – Chiesa di San Fermo e Rustico
In località Gazzane, lungo l’antica via Valeriana, fu eretta tra il 1450 e il 1550 a fianco ad un edificio che accoglieva i viandanti, una piccola chiesa. Originariamente questa fu dedicata ai santi Ippolito e Cassiano, ma dalla metà del XIX secolo l’edificio è dedicato a San Fermo, patrono delle attività agricole e del bestiame, e Rustico. La chiesa che si trova in posizione panoramica ha un impianto a capanna e presenta una facciata dalle linee semplici, con tetto a spioventi, oculo, portale e finestre laterali in pietra di Sarnico. L’interno è a navata unica, con copertura a due falde ed elementi in legno e laterizi a vista. Le pareti sono parzialmente affrescate. Ai lati dell’altare maggiore sono realizzate due finte nicchie con affrescati San Carlo Borromeo e un Santo martire militare: si tratta di opere del XVII secolo. Altre decorazioni a secco della navata sono del XX secolo di Vittorio Trainini.

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