Il sindaco di Brescia Emilio Del Bono contrattacca la Lega che, con una nota firmata dal capogruppo in Loggia Massimo Tacconi, aveva accusato la Loggia di aver fatto troppo poco per sostenere il commercio di prossimità (“Brescia maglia nera in Lombardia, in 10 anni perso il 34% dei negozi di vicinato”).
“Ma basta cavolate – ha risposto il sindaco via social, in calce a un commento all’articolo sulle accuse del movimento salviniano – Siamo al terno al lotto. Diciamo che il periodo peggiore dati alla mano è stato il 2008/2013 Rolfi-Paroli. La città compreso il centro era sprofondata… infatti i dati peggiori si riferiscono a quegli anni, anche commercialmente”.
“Certo riaffidarsi agli stessi non credo sia proprio nella testa dei bresciani…”, affonda il primo cittadino di Brescia, che non perde l’occasione per togliersi un sassolino dalla scarpa. Nella sua nota, infatti, la Lega aveva puntato il dito contro i centri commerciali nati alle porte del capoluogo, indicandoli come corresponsabili della dinamica di calo dei negozi. “I grandi centri commerciali fuori città – sottolinea Del Bono – li ha autorizzati la Regione (guidata da un esponente della Lega, ndr), come noto”.
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