🔴🟢 Brescia, la qualità dell’aria migliora, ma restano molte criticità
La qualità migliora, ma le criticità restano ancora numerose. Arpa Lombardia ha presentato le valutazioni sullo stato della qualità dell’aria durante l’anno 2021, con particolare riferimento alla città e nell’agglomerato di Brescia. Resta da capire, comunque, quale sia stato l’impatto concreto della pandemia – con spostamenti di certo ridotti – sui dati diffusi.
ANALISI SULLE PM10
In particolare, lo scorso anno, nella città di Brescia è stato rispettato ovunque il limite sulla media annua del PM10 (40 µg/m3), con concentrazioni pari a 32, 31 e 30 µg/m3 rispettivamente nelle postazioni di Brescia via Tartaglia, Brescia Villaggio Sereno e Brescia via Broletto. Nelle stesse stazioni è stato invece superato il limite giornaliero del PM10 con rispettivamente 55, 59, 42 superamenti nelle stesse tre stazioni. Tali valori rappresentano comunque un miglioramento rispetto al passato, quando venivano registrati anche più di 100 superamenti all’anno.
ANALISI SULLE PM2.5
In città durante il 2021 è anche stato rispettato il limite sulla media annua di PM2.5, con concentrazioni pari a 22, 21 e 18 µg/m3 rispettivamente a Villaggio Sereno, San Polo e Broletto a fronte di un limite normativo di 25 µg/m3. I dati molto simili sia per le concentrazioni medie annue di PM10 che di PM2.5 evidenziano una situazione uniforme sul territorio.
ANALISI SUL BIOSSIDO DI AZOTO
Diverso è il caso del biossido di azoto: in questo caso i dati rilevati dalle stazioni sono molto diversificati in relazione al punto di misura: si va da 24 µg/m3 misurati nella stazione di via Sabbioneta a San Polo, 27 µg/m3 a Broletto, 37 µg/m3 in via Tartaglia e 41 µg/m3 in via Turati, unica stazione dell’agglomerato a superare nel 2021 il limite di 40 µg/m3. Tale diversità non è casuale, ma è legata alla tipologia di inquinante che, a differenza del PM10 e del PM2.5, è molto più variabile sul territorio, in relazione alle emissioni da traffico che rappresentano la prima sorgente di tale inquinante.
ANALISI SUL BENZO(A)PIRENE
Disuniforme sul territorio è anche la situazione del benzo(a)pirene che vede i suoi massimi nelle aree del territorio dove è più diffusa la combustione della legna (come in Val Camonica) e meno in città dove una buona parte del riscaldamento degli edifici è garantita dal teleriscaldamento.
ANALISI SULL’OZONO
L’ozono supera invece gli obiettivi previsti dalla normativa per la protezione della salute e della vegetazione su tutto il territorio, in modo diffuso e sostanzialmente uniforme, a testimoniare la natura secondaria di questo inquinante che si forma in atmosfera da reazioni fotochimiche che coinvolgono diverse sostanze (ossidi di azoto e i composti organici volatili) su scale spaziali di decine di chilometri.
NOTA TECNICA SULLE MISURAZIONI
Le misure effettuate dalla rete di rilevamento sono garantite da appositi programmi di controllo e assicurazione di qualità, con un numero di controlli e check pianificati all’anno che per alcuni strumenti superano il centinaio. Se è fisiologico che la strumentazione, che funziona 24 ore su 24, abbia guasti o malfunzionamenti, è poi da sottolineare come complessivamente i dati disponibili superano da anni le soglie di continuità minime previste dalla norma per poter considerare valido il dato ottenuto. Ad esempio, durante il 2021 sono risultati disponibili rispettivamente il 97% , 95% e 93% dei dati di PM10 misurati nelle stazioni di Brescia Villaggio Sereno, Broletto e via Tartaglia (percentuale calcolata su 365 giorni). Le giornate perse, peraltro, sono risultate distribuite nel corso dell’anno, tra la stagione fredda e la stagione calda (durante la quale normalmente gli episodi di superamento dei limiti di particolato sono molto limitati). Considerando poi che normalmente non tutte le stazioni si fermano contemporaneamente, la continuità della misura è sempre stata garantita e si può anche affermare che i malfunzionamenti sono avvenuti soprattutto in giornate di non superamento dei limiti.
IL COMMENTO DEL COMUNE DI BRESCIA
“L’Amministrazione comunale – si legge in una nota del Comune – da tempo persegue l’obiettivo di una puntuale e completa comunicazione sul tema della qualità dell’aria. Tra le diverse attività di comunicazione sul tema, si ricorda la costituzione dell’Osservatorio Aria Bene Comune – che nel gennaio 2021 ha dato vita al Primo Rapporto dell’Osservatorio in grado di fornire un quadro completo dei diversi aspetti legati al tema dell’inquinamento dell’aria -, il recente incontro della Commissione consiliare Ecologia, ambiente, protezione civile sul tema “Qualità dell’aria nell’agglomerato di Brescia: trend, inquinamento indoor, aspetti sanitari e politiche” e, da ultimo in ordine di tempo, la conferenza stampa di inizio febbraio con Arpa Lombardia sul contributo all’inquinamento dell’aria generato dagli impianti termici alimentati a biomassa. L’incontro di oggi con Arpa Lombardia – con la quale l’Amministrazione comunale condivide da tempo una proficua collaborazione nell’azione di contrasto all’inquinamento atmosferico – si pone in continuità con queste importanti attività di comunicazione alla cittadinanza. Per entrambi gli enti, il tema della informazione puntuale e tempestiva è ritenuto fondamentale”.
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