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Elezioni… Italia, Lombardia, Brescia | di Paolo Pagani*

Paolo Pagani, opinionista Bsnews.it

di Paolo Pagani* – Sono dietro l’angolo tre tornate elettorali decisive per il futuro del nostro paese.

In regione Lombardia ci sono tutte le condizioni per porre fine al lungo, troppo lungo, malgoverno della destra. Che ha avuto il suo triste apice nella gestione della pandemia, dove sono emersi tutti i limiti strutturali di un sistema che ha smantellato la prevenzione e ha fatto strame della medicina territoriale. Limiti tutti confermati nella nuova riforma Moratti. A livello nazionale decisivo sarà il passaggio dell’elezione del presidente della repubblica. Fino ad oggi il centrodestra sta dimostrando di anteporre i propri gretti interessi a quelli nazionali fino a proporre la peggiore candidatura possibile, la più divisiva e la più degenerativa immaginabile. Al contrario PD, 5 stelle e Articolo Uno stanno mantenendo il profilo responsabile che serve in questa fase. L’auspicio è che si elegga un presidente nel solco della grande prova e del grande esempio di Mattarella. Dopo di che, messo in sicurezza il paese anche con un patto di fine legislatura, bisogna costruire il campo progressista con PD, 5 stelle, sinistra, forze liberaldemocratiche che hanno tutte le possibilità di vincere la partita. In questo contesto Articolo Uno ritiene che una riforma elettorale in senso proporzionale, introducendo la sfiducia costruttiva, sia la migliore soluzione anche per la ricostruzione di un sistema di partiti che superi definitivamente la democrazia del pubblico.

Anche per la Loggia bisogna muoversi in fretta dopo il buon risultato delle elezioni provinciali. A parere di Articolo Uno il metodo utilizzato per le elezioni provinciali è quello più efficace.

Si tratta, pertanto, di investire il tavolo provinciale del centrosinistra, allargato alle forze cittadine, per definire il percorso, il perimetro della coalizione, il programma e le modalità di scelta del candidato sindaco. In questo percorso Articolo Uno pensa che si debba aprire una interlocuzione anche il movimento 5 stelle. Non vediamo alcuna ragione per non farlo, ovviamente anche a livello regionale.

Il buongoverno di 10 anni del sindaco Del Bono, la cui amministrazione può essere annoverata tra le migliori d’Italia, mette il centrosinistra largo nelle condizioni ancora una volta di ribaltare il dato del voto politico.

La condizione è partire presto nella costruzione del nuovo campo progressista e, insieme, avviare un confronto serrato con la città, l’associazionismo, le forze sociali, le realtà di quartiere, per definire in modo partecipato il programma del prossimo decennio.

* segretario provinciale di Articolo UNO di Brescia

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