Le autorità, dando credito all’ipotesi della morte accidentale, avevano dato il nulla osta alla sepoltura. Ma i funerali, fissati per ieri, non si sono tenuti, perché i familiari hanno chiesto chiesto l’autopsia.
C’è una svolta nel caso di Fabio Caari, il 49enne che era stato trovato morto lunedì mattina nelle acque di un torrente (la Roggia Fusia) a Palazzolo, poco lontano da casa. Una fatalità, secondo gli investigatori. Ma la moglie e il figlio hanno qualche dubbio sull’accaduto, tanto più alla luce del fatto che il figlio della vittima (Beniamino) lo scorso 21 dicembre era stato aggredito a colpi di pistola mentre rincasava, mentre la madre era stata colpita con il calcio dell’arma dall’aggressore (un 52enne è stato indagato due giorni dopo per i fatti).
Per questo i familiari hanno impugnato il provvedimento con un avvocato, che ha ottenuto la sospensione della sepoltura (la cerimonia era fissata per ieri, nella parrocchiale di San Giuseppe, con don Gigi Moretti).
Il corpo dell’uomo ora si trova all’istituto di medicina legale del Civile per l’autopsia: l’esame dovrebbe chiarire se la morte è avvenuta per annegamento, per un malore, una caduta o un evento violento.
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