Sul versante sportivo la contesa dovrebbe risolversi a breve. Ma la questione legata agli assetti societari – per cui sono già scesi in campo gli avvocati – potrebbe avere tempi ben più lunghi. Salvo passi indietro di ambo le parti.
Parliamo del Rugby Nordival Rovato, che da settimane sta vivendo un pesantissimo scontro interno sfociato – da parte della società – nel licenziamento del direttore Daniele Porrino, sostituito dall’ex capitano del Calvisano Paul Griffen. A seguire nuove polemiche e perfino una lettera con cui la prima squadra ha di fatto minacciato di non giocare più.
La condizione posta dai giocatori per proseguire la stagione è quella “di essere guidati esclusivamente dallo staff tecnico attuale, composto da Davide Pastormerlo, Gaston Cuello, Matteo Archetti e preparatori compresi, senza l’aggiunta di altre figure” (Griffen, ndr). Ma difficilmente i giocatori (che, secondo indiscrezioni, sarebbero oggi meno compatti sulla linea dura) potranno averla vinta, tanto più alla luce del fatto che un eventuale rifiuto di scendere il campo potrebbe potenzialmente aprire la strada a scenari scottanti (compresi contenziosi legali con richieste di danni).
La società, comunque, è al lavoro per trovare un accordo con i 28 giocatori (anche ieri si sarebbe tenuto un incontro). Mentre rimane più difficile la soluzione della contesa con i soci ribelli. In 104 hanno firmato una richiesta di assemblea, mai convocata perché non tutti – secondo l’interpretazione dei vertici – avrebbero avuto diritto a chiederla (alcuni sarebbero stati genitori di tesserati minorenni, senza diritto di voto). Per questa vicenda sono già partiti comunicati stampa e lettere legali, ma la vera battaglia è quella silenziosa che si sta consumando all’interno fra dirigenti, sponsor, squadra e felissimi di Porrino.
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