di Ciro Corradini* – Perde partita e primato il Brescia di Inzaghi che lascia al Pisa la piacevole incombenza di guidare la classifica di serie B. Un Brescia senza idee, mai in grado di impensierire un avversario coriaceo e ben messo in campo.
Van De Looi sembra un pinguino nel Sahara, Bajic un cammello al Polo Nord, Cistana e Chancellor troppo spesso stanno un passo indietro rispetto a dove dovrebbero essere. Joronen si prende un turno di riposo dal suo ruolo di colui che para l’impossibile, Bertagnoli manda in campo un sosia sfocato di quello che segnò doppietta nella sfida precedente, mentre Inzaghi schiera la squadra con un 3-5-1-1 che, sostiene l’ex milanista, è di fatto lo stesso di sempre, mentre a noi profani appare blasfema mutazione che neppure gli X-Men saprebbero far propria, di quel 4-3-2-1 che è Albero di Natale Calcistico capace fino ad oggi di darci soddisfazioni e risultati.
In realtà i numeri, quando si parla di tattica, perdono la solennità e l’immutabilità che gli è propria. Perchè son gli uomini, leggi i giocatori, a dar loro un significato! E’ l’atteggiamento che fa la differenza. Ora però niente drammi. C’è il Parma di Iachini, uomo di sostanza e pragmatismo che all’ombra del Cidneo conquistò una promozione bella come una Miss, da affrontare al Tardini. Non è sfida facile, ma chi mi sa dire quali son le partite facili?
* Direttore di Zona Ciro e opinionista di BsNews.it
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