Sono quasi 500, 488 per la precisione, gli operatori sanitari impiegati nelle strutture pubbliche sospesi perché si sono rifiutati di ricevere la somministrazione di vaccino anti-Co vid19. Si tratterebbe in sostanza dello 0,5% del totale dei dipendenti del settore pubblico che conta circa 103mila persone.
I medici allontanati dal servizio sono 36, gli infermieri 283 e il resto è rappresentato da tecnici di laboratorio, fisioterapisti e altro tipo di personale. A dirlo sono i dati delle Ats elaborati da Regione Lombardia secondo cui vi sarebbe un aumento di 86 atti di accertamento trasmessi rispetto alla settimana scorsa.
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