Ammonta a oltre 50 milioni di euro il valore complessivo dei beni confiscati dalla DIA, Direzione Investigativa Antimafia, nei confronti di un imprenditore di Ravenna operante nel settore vitivinicolo.
Secondo quanto riportano diverse testate giornalistiche, l’uomo fu coinvolto già nel 2012 in un’indagine riguardante attività di criminalità organizzata e condannato dalla Corte di Appello di Bari a 4 anni di reclusione per associazione per delinquere finalizzata alla truffa aggravata ed a reati fiscali. Recentemente, a conclusione delle indagini eseguite dalla DIA di Bologna, coordinate dalla Procura di Ravenna, a carico dell’imprenditore è stata emessa anche una condanna in primo grado a 9 anni e mezzo di reclusione per associazione per delinquere, riciclaggio e autoriciclaggio.
Tra i beni confiscati compaiono 74 beni immobili sparsi tra le provincie di Ravenna, Forlì e Brescia, partecipazioni societarie e 9 compendi aziendali attivi nel settore vitivinicolo nella provincia di Ravenna, 6 automezzi d’epoca e 3 rapporti bancari e assicurativi recanti disponibilità finanziarie di cui un conto corrente acceso presso un istituto bancario di San Marino.
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