Inizialmente si era parlato di una lite per futili motivi, successivamente del furto di cellulare che avrebbe provocato la reazione della vittima, poi uccisa dal ladro. Ora emergono nuovi dubbi sul possibile movente e sulla dinamica del dramma che si è consumato nelle scorse ore in provincia di Mantova.
Per ora l’unica certezza è che Mobarik Zanre (21enne richiedente asilo residente dal 2008 a Marcheno) ha perso la vita in circostanze tragiche. Stando alle ultime ipotesi, il delitto – avvenuto lunedì intorno alle 22 – sarebbe maturato in seguito a una contesa per un cellulare rubato nella zona della stazione di Mantova. Ma una delle piste è che la vittima e il suo assassino (insieme a un complice) avessero appena rubato il telefono a un netturbino e stessero litigando sulla spartizione del “bottino”. A colpire a morte Zanre – con un coltello o un coccio di bottiglia – sarebbe stato un marocchino di 21 anni, senza fissa dimora, poi fermato.
Ma al momento non ci sono certezze. Le indagini – e le preziose immagini delle telecamere di videosorveglianza – saranno decisive per chiarire i dubbi.
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