Sono 802 le imprese che nel bresciano si occupano del commercio al dettaglio attraverso Internet (dati giugno 2021, Camera di commercio di Brescia).
Si tratta di aziende che operano nei settori dell’abbigliamento, della cosmesi, dall’arredamento, delle opere d’arte, dell’automotive, ma anche di tecnologia, editoria, giocattoli, alimentari ed edilizia.
Nell’ultimo anno, complice la pandemia con le conseguenti restrizioni, l’apertura di nuove imprese attive nel commercio elettronico ha conosciuto un vero e proprio boom, che ha avuto un’ulteriore accelerazione da settembre 2020. Nell’ultimo anno le imprese che hanno
scelto di fare del commercio elettronico il proprio core-bussines sono cresciute a un ritmo superiore al 30% a Brescia (e provincia) e in Lombardia, poco al di sotto (29,5%) a livello nazionale. Il confronto con il periodo pre-Covid (ovvero lo stesso periodo del 2019) mostra che il fenomeno era già in atto e a Brescia seguiva un ritmo più sostenuto: in due anni le imprese del commercio elettronico sono cresciute in provincia del 60%, in Lombardia del 54% e in Italia del 48%. Negli ultimi 5 anni le imprese dell’eCommerce sono triplicate a Brescia e raddoppiate a livello regionale e nazionale. A fine giugno 2021 Brescia conta il 12,7% delle imprese dell’eCommerce lombarde e il 2,4% di quelle italiane, ed è la sesta provincia, nella graduatoria nazionale, per numero di imprese.
Il fenomeno, in realtà, interessa l’ultimo decennio: nel 2011 le imprese attive nell’e-commerce erano 120 ovvero una su 1.000 imprese attive in provincia, per raggiungere quota 802 a metà del 2021 con una diffusione pari a circa 7 imprese su 1.000.
Una forte diffusione che ha parzialmente compensato la contrazione dei negozi di vendita al
dettaglio nello stesso periodo. Confrontando, infatti, il segmento nei negozi su web con l’intero mondo del commercio, tra il 2011 e il 2021 le imprese del commercio elettronico sono aumentate ad un ritmo di crescita (in media annua) del 21% all’anno. Nello stesso periodo, l’insieme del settore del commercio al dettaglio ha perso circa 2.700 imprese, pari ad una riduzione del 10% nel decennio.
Le opportunità del web hanno stimolato l’iniziativa imprenditoriale dei giovani bresciani, 4
imprese su 10 sono, infatti, gestite da under 35. E’ un dato significativo ancor più se confrontato con gli altri settori dove appena 4 imprese su 50 sono guidate da giovani.
Significativa è anche la presenza di imprese guidate da donne: ovvero 3 imprese del commercio elettronico su 10 (contro il 20,4% del totale dei settori) in valore assoluto sono 245 di cui quasi la metà è gestita da giovani donne.
Si tratta di piccole realtà imprenditoriali: il 62% ha meno di 9 addetti e sono organizzate per il 63% sotto forma di imprese individuali.
Sono prevalentemente addensate nei comuni più popolosi della provincia o con una maggiore concentrazione di attività imprenditoriali: Brescia, Desenzano e Lonato concentrano oltre il 30% delle imprese operative nelle vendite on-line. Roncadelle, Concesio e Castenedolo presentano una maggiore diffusione delle attività eCommerce con oltre 10 imprese su 1.000 registrate.
Elementi che fanno suppore sussista una maggiore propensione ad aprire un’attività del
commercio elettronico nei centri urbani dove è più ampia la platea di clienti (finali e fornitori negozi compresi), vicine alle vie di trasporto (es.: autostrade etc.), dove c’è una maggiore disponibilità di banda larga, oppure una maggiore concentrazione di giovani residenti (che fanno impresa).
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