Continuano le indagini per capire dove sia finita Laura Ziliani, l’ex vigilessa scomparsa lo scorso 8 maggio dalla sua abitazione di Temù (qui la ricostruzione). Ma gli investigatori vogliono anche far luce sulla dinamica e le motivazioni della scomparsa.
Come riportato da diversi giornali, due delle figlie della donna sarebbero state indagate: il fascicolo è per omicidio e si tratterebbe di un atto dovuto per consentire alcuni approfondimenti tencici.). Ma l’iscrizione al registro, secondo quanto riferisce il Giornale di Brescia di oggi, sarebbe toccata anche a un giovane vicino a una delle due ragazze.
Nel frattempo la Scientifica ha proseguito nel lavoro di analisi dell’abitazione di via Ballardini, che Laura Ziliani si apprestava a trasformare in un bed and breakfast da gestire con le figlie. In particolare sono stati sequestrati tutti gli apparati informatici. Da chiarire, però, c’è anche la questione del cellulare, ritrovato tra una panca e le scale della cantina e – a quanto pare – spento dalla sera prima della scomparsa.
I dubbi sono molti. E la speranza è che vengano fugati in fretta nell’interesse di tutti.
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