Obbligo di firma, reddito di cittadinanza revocato ai familiari e divieto di tornare a Desenzano. Si è conclusa così la vicenda dell’aggressione violenta a un noleggiatore di barche avvenuta il 29 giugno ai danni di un noleggiatore di barche sul lungolago Cesare Battisti.
Erano circa le 3 del pomeriggio e i tre – in evidente stato di ubriachezza – avevano tentato di prendere a nolo un natante, ma il noleggiatore si era rifiutato per le loro condizioni psicofisiche. Uno di loro lo aveva quindi colpito con un pugno rompendogli il setto nasale.
All’aggressione ha assistito anche un agente di polizia fuori servizio, che ha avvisato il commissariato e si è messo a seguirli. I tre – di 19, 24 e 26 anni – sono stati individuati su una panchina di piazza Duomo. Alla richiesta di fornire le proprie generalità, i giovani “hanno opposto resistenza inveendo in modo offensivo e con minacce nei confronti degli operatori di polizia, scagliandosi contro di loro e colpendo con un pugno al volto uno degli agenti”. Ma alla fine sono stati arrestati con l’accusa di resistenza e lesioni a pubblico ufficiale.
“Nella direttissima di ieri – spiega un comunicato della Questura – il giudice ha disposto la convalida degli arresti e ha emesso la misura cautelare dell’obbligo di firma. Inoltre, ha sospeso l’erogazione del reddito di Cittadinanza nei confronti della madre e della sorella di due dei tre arrestati, in applicazione all’art.7 ter L. 26/2019. Il Questore di Brescia ha emesso nei confronti di tutti e tre il foglio di via obbligatorio, con divieto di ritorno nel comune di Desenzano del Garda. Che è stato notificato subito dopo il ritorno in libertà”.
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