Il dolore delle due famiglie non potrà mai essere cancellato. Ma ora è il momento della Giustizia che – nell’interesse di tutti – deve fare chiarezza su quanto realmente accaduto sul lago di Garda sabato notte, quando Greta Nedrotti (25 anni) e Umberto Garzarella (37 anni) hanno perso la vita a causa dell’impatto con un motoscafo Riva a bordo del quale si trovavano due cinquantenni tedeschi.
I due – indagati per omicidio colposo e omissione di soccorso – ora sono tornati in Germania e hanno fornito la loro versione dell’accaduto: non si sarebbero accorti di aver travolto il gozzo della coppia e dopo l’impatto (sul momento avrebbero ipotizzato un tronco o uno scoglio) avrebbero pensato a mettersi in salvo riportando il motoscafo, danneggiato, a riva.
E’ andata così? Resta da capire, poi, a che velocità viaggiavano. Ma anche se il conducente del Riva (e va chiarito anche chi fosse) era nelle condizioni psicofisiche giuste. L’aggiornamento, rilanciato da diversi media nelle scorse ore, è che solo uno dei due tedeschi ha accettato di sottoporsi all’alcol test (risultando negativo), mentre l’altro si sarebbe rifiutato.
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