Definito da Regione Lombardia, con una delibera proposta dal presidente Attilio Fontana, di concerto con gli assessori Lara Magoni (Turismo, Marketing territoriale e Moda) e Massimo Sertori (Enti locali, Montagna e Piccoli Comuni) l’elenco dei comprensori sciistici e dei Comuni con i requisiti per accedere ai fondi del ‘Dl Sostegni’ (41/2021) e del ‘DL Sostegni/bis’ (73/2021).
La delibera identifica i comprensori come territori costituiti dai Comuni che hanno al proprio interno impianti da risalita o piste da sci, sia da discesa che di fondo, e che hanno le caratteristiche per poter beneficare dei ristori per il fermo subito a causa del Covid-19.
Per le imprese e i Comuni dei comprensori identificati dalle Regioni, infatti, il ‘DL Sostegni’ mette a disposizione un fondo capace di 700 milioni. Di cui 430 milioni per gli esercenti di attività di impianti di risalita a fune, 40 per maestri di sci e scuole di sci e 230 per le impresse turistiche.
Con il ‘DL Sostegni/bis’, c’è poi stato un ulteriore incremento di 100 milioni per le imprese turistiche, portando il fondo per queste attività a 330 milioni. A essere interessati sono 58 Comuni lombardi in 7 province.
Nel bresciano i comuni interessati sono Angolo Terme, Artogne, Bagolino, Borno, Breno, Collio, Corteno Golgi, Pisogne, Ponte di Legno, Temù.
“Regione Lombardia ribadisce ancora una volta l’importanza della montagna per la ripartenza e il rilancio dei nostri territori. La definizione dei comprensori sciistici e dei relativi Comuni è un passo fondamentale per sostenere concretamente il settore degli impianti, i maestri di sci e le imprese turistiche della neve”. Così l’assessore regionale al Turismo, Marketing territoriale e Moda, Lara Magoni, commenta l’approvazione, da parte della Giunta, della delibera che definisce l’elenco dei comprensori sciistici e dei Comuni con i requisiti per accedere ai fondi del ‘Dl Sostegni’ (41/2021) e del ‘DL Sostegni/bis’ (73/2021). “I risultati ottenuti con il ‘Dl Sostegni’, con l’arrivo di importanti risorse per centinaia di famiglie e operatori localizzate nei comprensori – prosegue l’assessore Magoni – sono la prova tangibile di quanto il lavoro di squadra sia stato importante per aiutare un settore che più di tutti gli altri ha sofferto la crisi da pandemia”.
“Dopo mesi di sofferenza, praticamente in lockdown lavorativo da due stagioni invernali, finalmente – conclude l’assessore Magoni – una buona notizia per quegli operatori turistici che sono il volàno dell’economia della montagna e che, con sacrificio e tenacia, rendono ancora più attrattivi e accoglienti i nostri territori”.
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