Switch Ethernet industriali, quali caratteristiche guardare?
Realizzare una rete – presso il proprio ufficio o per una qualsiasi necessità aziendale – non è sempre un compito semplice come si crede. Acquistare uno o più switch Ethernet industriali, farli comunicare nel modo opportuno e avere una linea efficiente al 100% non è sempre un compito semplice. Anche se si è un tecnico con molta esperienza, in molti casi è bene pianificare al meglio quale apparato acquistare e le sue caratteristiche.
Per risolvere nel modo più opportuno questo problema, oltre naturalmente ad acquistare dei prodotti di alta qualità, è bene conoscere le principali caratteristiche di uno switch ethernet industriale. Grazie alla collaborazione degli esperti di MoxaDistryShop, in questo approfondimento è possibile trovare alcune caratteristiche da prendere in considerazione ad ogni acquisto che si intende eseguire.
Switch Ethernet gestito o non gestito?
La differenza principale tra queste due soluzioni, è la possibilità o meno di gestire l’apertura e la chiusura delle varie porte presenti sullo switch e la gestione di una serie di parametri dello switch da remoto.
Gli switch ethernet non gestiti – come il modello di Moxa EDS-208 ad esempio – sono una soluzione economica e semplice da installare per ogni esigenza. Inoltre, la possibilità di essere plug-and-play li rende una soluzione perfetta in quei casi dove si ha la necessità di eseguire modifiche senza mettere offline la rete. Gli switch gestiti invece – in questo caso uno dei modelli Moxa Switch gestiti layer 2 sono la scelta più opportuna – grazie a una semplice interfaccia di controllo permettono in pochi passi la gestione di reti complesse.
Grazie alle caratteristiche di questi switch, si ha anche la possibilità di:
– gestire le liste di controllo degli accessi (ACL);
– determinare la larghezza di banda per singola porta;
– aprire e chiudere le porte in base alle proprie necessità.
Switch PoE Ethernet o non Poe?
Con il termine switch PoE Ethernet ci si riferisce a switch che permettono l’alimentazione di telecamere IP o telefoni VoIP – tramite cavi Ethernet RJ45 – o di altri dispositivi che richiedono un’alimentazione per funzionare.
Questa tipologia di switch sono una scelta più che ideale per chi si trova ad installare apparecchiature elettriche in zone non coperte da alimentazione elettrica. Una rete gestita da uno switch PoE Ethernet, può dirsi autonoma quando si rispetta la distanza massima per cui sono stati sviluppati questi switch. La distanza massima tra due dispositivi non deve essere superiore ai 100 metri. Nel caso la distanza sia superiore, è bene pianificare la gestione di ponti idonei.
Quante porte deve avere uno switch?
A questa domanda non esiste una risposta corretta o sbagliata. Ci si deve basare sulle proprie esigenze e sulla valutazione dell’espansione della propria rete Ethernet.
Quando si acquista uno switch, è bene non stare troppo stretti sul numero di porte. Se si ha la necessità di utilizzare immediatamente 4 o 8 porte, è bene acquistare uno switch con almeno dalle 2 alle 4 porte libere. In questo caso, in caso di aggiunta di dispositivi Ethernet, si potranno collegare senza problemi e non avere l’esigenza di acquistare un nuovo switch per mancanza di porte libere.
Come si può comprendere da questo breve approfondimento, non è sempre facile determinare in pochi minuti quale è la soluzione più idonea alle proprie esigenze. In alcuni casi, può essere una buona idea prendersi del tempo e valutare con estrema attenzione quali sono i dispositivi che si ha la necessità di collegare e quale potrebbe essere la possibile evoluzione della propria rete Ethernet. In questo modo, si potrà acquistare un modello con le caratteristiche più idonee alle proprie esigenze attuali e future.