“Da troppi anni aspettiamo la costruzione di un nuovo carcere a Brescia, che possa finalmente porre fine all’agonia di Canton Mombello, che è notoriamente un tugurio invivibile per detenuti e poliziotti”. Così Federica Epis, vice presidente della Commissione speciale Carceri, commenta la sua mozione sulle strutture detentive bresciane, approvata ieri nel Consiglio regionale della Lombardia, sottolineando in una nota che “l’nica soluzione percorribile oggi è il nuovo padiglione a Verziano”.
“Chiedo il serio impegno e l’attivo interessamento della nostra Regione affinché il Governo dia finalmente piena attuazione al Piano Nazionale Carceri, che è datato 2016, ma non ha mai visto sorgere alcuna opera sul territorio, particolarmente in provincia di Brescia”, spiega l’esponente del Carroccio, “Troppi incidenti, tentati suicidi e innumerevoli episodi di violenza hanno ormai esasperato il personale e gli operatori del più grande carcere bresciano, non è più tollerabile che la casa circondariale Nerio Fischione – prosegue Epis – resti tra le più affollate d’Italia, con ben 357 detenuti, cioè quasi il doppio rispetto ai 186 reclusi che sono formalmente indicati come capienza accettabile per una struttura costruita più di un secolo fa, con una media nazionale dove il tasso di sovraffollamento è pari al 119,8%, ossia il più alto nell’area dell’Unione Europea.
“Canton Mombello è invivibile, non ha i parametri minimi per garantire la sicurezza al suo interno, per questo altre soluzioni proposte in mozione prevedono l’attivazione di nuovi posti psichiatrici presso la REMS di Castiglione delle Stiviere, a rischio non vi è solo l’incolumità del personale in servizio, ma anche e soprattutto le attività di reinserimento sociale dei detenuti che, se non attuate, espongono ancor più l’intera comunità bresciana agli atti criminali di chi esce di prigione senza aver fatto un serio percorso di recupero”.
Sul voto è intervenuto anche il consigliere regionale Pd Gianantonio Girelli. “Bene cercare una soluzione alternativa a Canton Mombello ma necessario agire anche sull’assistenza sanitaria e il reinserimento dei detenuti – scrive Girelli, – Abbiamo votato si alla mozione- afferma Girelli- emendata in più parti dai contributi raccolti in aula, perché è evidentemente necessario intervenire sullo stato di enorme criticità di Canton Mombello. Da un lato si auspica l’impiego delle risorse stanziate a suo tempo per creare una soluzione alternativa all’attuale sede di Canton Mombello. Ma dall’altro si deve anche pensare a adeguare azioni sul piano del servizio sanitario regionale nel carcere e del reinserimento delle persone detenute”.
“Rimane- conclude Girelli- inoltre, la necessità, anche per il consiglio regionale, di attivarsi per aprire una seria discussione a livello nazionale affinché si parli di pene alternative, nonché dell’attuazione della Convenzione di Strasburgo, così come aggiornata dall’allora ministro Orlando. Da sempre, e non solo da ora, il Pd è impegnato sui temi del carcere. Fa piacere che anche altre forze politiche abbiano maturato una adeguata sensibilità in merito”.
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