La notizia è caduta come un macigno sulle teste di chi lo conosceva, lo amava e lo stimava per le tante cose fatte. Domenica è stato trovato morto a Barcellona, dove viveva da qualche mese, il 23enne bresciano Alessandro Cionfoli.
Cionfoli (classe 1997) era originario della Puglia, ma poi si era trasferito con la famiglia a Bagnolo Mella. Aveva studiato al liceo Pascal di Manerbio e quindi alla Bocconi di Milano (laurea in Economia e Informatica). Nonostante la giovane età aveva già maturato diverse esperienze all’estero: a Macao (aveva svolto il praticantato alla Camera di commercio italiana), a Dubai (aveva cofondato una startup di video-streaming in realtà aumentata) e in Congo, dove si era fermato per un paio di mesi per sostenere un progetto di solidarietà agli orfani e alle vittime di stupro. Da novembre si era trasferito nella città catalana per lanciare la sua nuova startup, con la “promessa” che non sarebbe stata l’ultima avventura di quella che sembrava già la promessa di una brillante carriera imprenditoriale.
Sulle cause del decesso faranno luce le autorità locali, ma le prime ipotesi sembrano indicare la morte per cause naturali, forse per un arresto cardiaco. Alessandro lascia il papà (amministratore delegato di una nota impresa bagnolese), la mamma (insegnante a Ghedi) e due fratelli. La data dei funerali sarà decisa dopo l’autopsia.
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