Aveva appena compiuto 85 anni (il 20 aprile) Remo Bombardieri, noto scultore bresciano, deceduto per una malattia.
Classe 1936, Remo Bombardieri apparteneva da sempre al mondo dell’arte: allievo di Domenico Lusetti, aveva poi scelto la via della scultura che lo ha portato a superare i confini dell’Italia e non solo. Alcune delle sue molte opere, infatti, sono state donate persino al Pontefice e al Presidente degli Stati Uniti.
Bombardieri, che è riuscito a trasmettere al figlio Stefano le doti artistiche (sua l’opera del rinoceronte sospeso allestita nel quadriportico di piazza Vittoria), ha saputo forgiare creazioni di ogni materiale e la sua produzione ha conosciuto grande successo. Bombardieri è stato anche autore di opere scenografiche: sue le rifiniture dei corpi delle statue della facciata esterna della Valle dei Re a Gardaland (collaborò con i fratelli Mazzoli in quel progetto, poi smantellato per far posto ad un’altra attrazione), ma suo anche il monumento realizzato in piazzale Cremona a Brescia in memoria dei deportati nei campi di sterminio nazisti, che fu inaugurato nel 1982 dal Presidente della Repubblica Sandro Pertini.
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