Nei giorni scorsi una circolare firmata dal direttore generale della Prevenzione del ministero della Salute, Giovanni Rezza, ribadiva che l’uso del vaccino Vaxzevria (AstraZeneca, ndr), approvato a partire dai 18 anni di età e ritenuto sicuro ed efficace, sarebbe raccomandato (in via preferenziale) per le persone di età superiore ai 60 anni. In seguito anche Regione Lombardia ha accolto tale indicazione e così anche le Asst, le Ats e le strutture sanitarie private bresciane hanno aggiornato le loro informazioni riguardo alla somministrazione del vaccino della ditta anglo-svedese.
«Il vaccino a vettore virale Vaxzevria sarà quell offerto di routine ai soggetti di età uguale o superiore ai 60 anni, ad eccezione dei casi rientranti nelle categorie degli estremamente vulnerabili e disabili gravi» si legge nella comunicazione firmata da Giovanni Pavesi, direttore generale del Welfare di Regione Lombardia.
«Eventuali rifiuti al vaccino Vaxzevria – si legge inoltre – potranno essere gestiti e riprogrammati al termine della campagna vaccinale, secondo le disponibilità di vaccini e ulteriori eventuali aggiornamenti tecnici sull’utilizzo dei vaccini».
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