Non è la bocciatura definitiva. Ma di certo è un no che pesa. La Provincia di Brescia, infatti, ha respinto la richiesta relativa alla cosidetta Castella 3, il progetto – presentato da La Castella Srl, società partecipata al 50% da Garda Uno – di aprire una nuova discarica di rifiuti non pericolosi (si parla di 905mila metri cubi) con annesso impianto per la produzione di energia rinnovabile tra Rezzato e Buffalora .
L’obiezione di fondo, stavolta, non è legata alla situazione ambientale, bensì all’impianto a biogas: secondo il Broletto, infatti, si tratta di un’opera sostanzialmente inutile (visto che non ci sarebbero nelle vicinanze utenze disponibili a ricevere l’energia e il calore verrebbe quindi disperso nell’atmosfera), oltre che incompatibile con l’area critica per la qualità dell’aria, in cui è collocato anche il Comune di Rezzato.
Ora la società Castella avrà dieci giorni per presentare le sue osservazioni. Ma le polemiche non mancano. “Ha dieci giorni la Società per formulare osservazioni – ha scritto su Facebook l’assessore al Bilancio del Comune di Brescia Fabio Capra – e, aggiungo io, hanno pochi altri giorni gli amministratori di questa per dimettersi”.
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