Fontana in visita al centro tamponi e vaccini di via Morelli a Brescia, foto Regione Lombardia
La Regione cambia aria (anzi Aria). Ma non del tutto. I giochi di parole si sprecano, ma la – triste – realtà a monte è che i disservizi nella campagna vaccinale lombarda – organizzata sul versante gestionale dall’azienda regionale Aria Spa – sono stati molteplici. Tanto frequenti e pesanti da suscitare prima le critiche di Letizia Moratti e Guido Bertolaso, poi quelle del leader della Lega Matteo Salvini. Per arrivare, infine, all’intervento del presidente Attilio Fontana, che ha chiesto pubblicamente ai vertici (nominati dalla stessa Regione) di lasciare l’incarico.
Così è avvenuto. Secondo quanto emerso durante la commissione Bilancio convocata per questa mattina alla presenza del direttore generale Lorenzo Gubian, infatti, i membri del consiglio di amministrazione dell’azienda si sono dimessi. Ma ad assumere pieni poteri – con la nomina ad amministratore unico – è stato lo stesso Gubian. Insomma: una scelta di continuità almeno parziale.
Nel suo intervento Gubian ha ammesso che “ci sono stati disguidi”, ma si è comunque difeso sottolineando la complessità delle operazioni che hanno coinvolto 1,3 milioni di persopne e “qualche errore su questi grandi numeri può capitare”.
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