Continuano le polemiche riguardo ai ritardi della campagna vaccinale anti-Covid, che a breve dovrebbe coinvolgere le persone con disabilità e patologie croniche.
Da un lato il problema più evidente concerne la gestione dell’attività – è di due giorni fa la notizia che il presidente della Regione Lombardia, Attilio Fontana, avrebbe chiesto ai «membri del Cda della società Aria di fare un passo indietro» per i recenti disservizi informatici – ed è chiaro che lo stop di AstraZeneca, anche solo per qualche giorno, abbia influito sul numero di dosi somministrate. Secondo i programmi tutti gli over 80 avrebbero dovuto ricevere il vaccino entro la fine di marzo, ma al momento non si va oltre al 28,2% per chi ha ricevuto almeno la prima somministrazione. In Lombardia solo l’11,1% degli over 80 ha ricevuto anche il richiamo, mentre gli ultimi dati bresciani – da Ats – parlano di 31.711 vaccinati con la prima dose, poco più della metà degli anziani che aderiscono.
In totale i vaccinati bresciani hanno superato quota 100.621 per la prima dose, mentre per la seconda dose sono 44.206.
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