Dopo settimane di apprensione per un eventuale onda anomala che diversi metri cubi di pietra avrebbero potuto provocare staccandosi dal Monte Saresano, a Tavernola Bergamasca, e cadendo nel lago d’Iseo, la fase di allerta gialla può considerarsi terminata.
A comunicarlo è l’Unità Infrastrutturale Strategico della Viabilità della Provincia di Bergamo, prendendo atto degli esiti dei monitoraggi compiuti sull’avanzare della frana, che per molti giorni ha fatto temere il peggio ma che ora pare aver rallentato la propria discesa verso le acque del lago. Alcuni esperti chiamati in causa avevano fin da subito ipotizzato alcuni scenari che lasciavano poco spazio all’immaginazione e il timore di uno “tsunami” sul Sebino si era pian piano affievolito, ma i disagi non sono stati pochi per gli abitanti delle aree interessate.
Intanto, mentre le frana rallenta, alcuni deputati del Movimento 5 Stelle hanno presentato al Ministero della Transizione ecologica un’interrogazione per analizzare la possibile correlazione tra l’attività estrattiva (del cementificio di Tavernola, ndr) e gli episodi franosi registrati nella zona.
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