Quattordici denunce. E’ questo il risultato principale, e doveroso, degli “assembramenti senza protezioni per protestare anche contro le restrizioni anti-Covid imposte dal governo”, che si sono tenuti il 14 marzo a Desenzano in una manifestazione e che la questura, in una nota, definisce No Vax.
L’evento era stato promosso perché ”il popolo è abbandonato dalla politica, dalla Chiesa, dai giornalisti, non gli interessa della nostra salute, della nostra fame”. In tutto hanno partecipato “una trentina di persone più una ventina di curiosi”.
La Questura, in una nota, precisa di non aver vietato l’iniziativa “ritenendo preponderante il diritto Costituzionalmente Garantito di manifestare rispetto ad eventuali motivi di Ordine e Sicurezza Pubblica, anche ai sensi dell’art.18 TULPS”, ma ricorda di aver imposto “prescrizioni allo svolgimento della stessa, tra i quali l’obbligo di indossare le mascherine e di mantenere il distanziamento sociale durante la suddetta manifestazione”.
“Misure anti-contagio che i promotori non hanno garantito – continua il comunicato – e, nonostante i numerosi avvisi, i partecipanti si sono anche più volte accalcati non rispettando le regole del distanziamento”. Da qui la decisione di sanzionare. “Onde evitare ripercussioni sull’ordine e la sicurezza pubblica dell’evento – conclude la Questura – gli agenti del Commissariato di Desenzano del Garda, hanno avviato oggi le 14 notifiche della contestazione prevista dall’art.1\DPCM del 2 marzo 2021.
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