di Sara Ferrari – La compagnia è un aspetto di cui tutti siamo alla ricerca perché l’uomo in quanto tale è un essere sociale. Il senso di pace che trasmette trascorrere del tempo con un animale che abbiamo scelto come amico è una sensazione di completezza che indubbiamente fa stare bene indipendentemente dalla specie tra le mura di casa. Sono sempre stati diffusi anche i roditori come animali da compagnia e come spesso succede sono anche loro oggetto purtroppo di mode passeggere.
Si fa presto a dire roditori ma quali sono? E dove si trovano se li voglio adottare? Ci sono molte associazioni che li ospitano, a seguito di abbandoni o di restituzioni il più delle volte per acquisti incauti.
Questa categoria di animali è davvero varia. I Rodentia (nome latino dei roditori) è l’ordine di mammiferi più vasto per quanto riguarda il numero di specie. Si stima infatti che il 43% dei mammiferi odierni siano roditori. Sono molto diversi tra loro tanto che basti pensare che il più piccolo misura al massimo 6 cm per un peso di soli 7 g, mentre il più grande arriva a ben 80 kg.
Non tutti sono adatti alla vita domestica, sia dal punto di vista delle dimensioni (piccoli o grandi) che dell’habitat e della loro capacità ad integrarsi con l’essere umano, infatti la maggior parte delle specie non si presta alle mura di casa. Così arriviamo ad individuarne in numero meno di dieci quelli che possono sopravvivere in cattività, comunemente detti animali domestici che tendenzialmente sono piccoli roditori.
I piccoli sono:
E il coniglio?
Il tanto amato coniglio o il coniglio nano, animale molto frequentemente presente sui divani di casa, non è membro del gruppo perché appartiene alla specie dei lagomorfi più specificatamente dei leporidi.
I grandi roditori sono rappresentati dalla nutria, dall’istrice comune, il marà della Patagonia, il castoro e il capibara, ovviamente non adattabili ad una vita casalinga.
Se desiderate avere con voi un piccolo roditore dovete informarvi sulle sue peculiarità perché ogni specie ha un ritmo vitale diverso. Ci sono animali che hanno bisogno o possono trascorrere anche molto tempo fuori dalla gabbia come i cincillà, ed in tal caso avere accortezze per evitare fughe o incidenti è fondamentale. Viceversa per roditori che possono stare a lungo in gabbia è importante provvedere ad un arricchimento ambientale e ad una dieta adeguata per evitare il sovrappeso.
Inoltre a seconda della specie bisogna valutare se l’animale necessita della compagnia del gruppo o meno. I criceti vanno necessariamente tenuti singolarmente perché sono poco socievoli mentre i topi, ad esempio, sono molto socievoli e richiedono la compagnia di un loro simile. Se in casa sono presenti potenziali predatori come cani, gatti e furetti, si deve tenere presente la possibilità che i roditori si spaventino o si stressino per la loro presenza.
L’adozione deve essere considerata un impegno permanente. Se per cause di forza maggiore o per problemi insuperabili chi ha adottato dei piccoli roditori non li può più tenere, si deve impegnare a restituirli ad associazioni dedicate e non abbandonarli per nessun motivo. E’ sufficiente contattare l’ente presso cui è stato adottato o, se l’animale è stato acquistato, ci si può rivolgere a Enpa, Oipa, Aae, o Lav per comunicare questa necessità.
http://www.oipa.org/italia/brescia/
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