“Non c’è un limite al peggio – scrive Pagani nel comunicato – La campagna vaccinale anticovid in Lombardia fa acqua da qualsiasi parte la si prenda. Dall’utilizzo del vaccino Astrazeneca, tra i più bassi d’Italia. Dalla vaccinazione degli over 80, in estremo ritardo, al netto di disfunzioni, inefficienze e disagi. Dalla vaccinazione degli insegnanti, anche qui nelle retrovie. Dal coinvolgimento dei medici di base, effettiva solo in alcune province.
Di fronte a questo scenario fa veramente specie sentire ogni sera esponenti nazionali del centrodestra invocare un’accelerazione della campagna vaccinale, quando i veri buchi neri sono quelli delle regioni da loro dirette. Cosi come sfiora il ridicolo Salvini che è assurto a piazzista vaccinale”.
“Anche Brescia – conclude il segretario di Articolo Uno – soffre di questo che ad oggi non si può che considerare un nuovo fallimento di un’intera classe dirigente, da troppo tempo al governo di questa regione. Una sofferenza nonostante gli enti locali, al contrario, stiano dando tutta la collaborazione possibile e oltre. Anche, ma non solo, per questo non può più essere rinviato oltre l’inserimento di Brescia in zona rossa, per piegare una curva del contagio fuori controllo”.