Fonseca mette in guardia i suoi “Col Genoa partita difficile”
ROMA (ITALPRESS) – Nella settimana che l’ha visto tenere quasi una lezione di tattica sulla differenza tra identità di gioco e strategia, Paulo Fonseca torna in cattedra e nel corso della conferenza stampa della vigilia di Roma-Genoa non si nasconde quando è il momento di illustrare il tipo di partita che si aspetta all’Olimpico. A provare a minare le ambizioni Champions dei giallorossi sarà la squadra di Ballardini, reduce sì da tre punti in quattro partite ma forte anche di una cavalcata da inizio anno che l’ha vista allontanarsi in modo deciso dalla zona calda della classifica. “Sarà una partita difficile – esordisce Fonseca – il Genoa con Ballardini è una squadra fortissima, aggressiva e che pressa molto. Sarà dura perchè hanno una buona prima fase di costruzione”. E a proposito della strategia da adottare, il tecnico è convinto che Strootman e compagni non attenderanno la Roma: “Non credo che domani si abbasseranno come ha fatto contro di noi il Benevento. Mi aspetto una squadra che vorrà aggredire alto”. La Roma non avrà Veretout, costretto a fermarsi a causa di una lesione muscolare rimediata nel match contro la Fiorentina. Non è un’assenza da poco vista la grande stagione del francese che in ventiquattro partite ha trovato la via della rete in dieci occasioni: “Jordan è stato importante per noi in fase realizzativa ma abbiamo diverse soluzioni a centrocampo – ha aggiunto – Ci sono Villar, Pellegrini e Mkhitaryan che possono giocare in quel ruolo senza costringerci a cambiare strategie. Domani farò la scelta migliore per la squadra”. La buona notizia riguarda il ritorno dal 1′ di Smalling mentre dopo l’esclusione di Firenze, sarà della partita anche Pedro chiamato a riscattare un momento negativo. Forze fresche davanti ai tanti impegni in questa fase della stagione: “Giocare tante partite è un grande problema per tutti i club, lo pensano molti allenatori. Ci sono tanti giocatori infortunati e bisognerebbe giocare di meno. Questa situazione è capitata anche a squadre come Real Madrid e Liverpool. Non è normale per i giocatori”.
(ITALPRESS).