E’ alto il livello d’attenzione per la frana che incombe su Tavernola e su tutti gli abitanti del lago di Iseo. Come noto, infatti, una massa di rocce da 1,5/2 milioni di metri cubi si sta “velocemente” staccando dai monti sopra il cementificio del Comune bergamasco. Il timore è che – piombando tutta insieme in acqua – l’onda d’urto dei materiali sull’acqua possa provocare uno tsunami, con seri danni per tutto ciò che si trova sulla costa.
La frana si sta muovendo. E non poco. Secondo quanto riferisce il sito Agora-Bg (che riporta il parere del geologo Nicola Casagli) si sarebbe passati “da uno spostamento di 8 millimetri a due centimetri al giorno”. Mentre Berganonews parla di “circa 8-9 millimetri al giorno per due giorni (a fronte dei 2 millimetri al mese fino alla scorsa settimana)”.
Qualunque sia la verità, va detto, non è affatto scontato che il rischio “tsunami” sia reale (anzi: i geologi parlano di possibilità remota) e la situazione è oggi sotto controllo. Lo scivolamento è monirotato quotidianamente con strumenti in grado di avvisare le autorità con un certo anticipo e la prefettura ha già attivato un piano straordinario. Inoltre i sindaci dei paesi rivieraschi hanno attivato un piano comune di Protezione civile per censire i rischi e diverse famiglie di Monte Isola sono già state evacuate.
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