L’accusa a suo carico è pesantissima: omicidio volontario. E per questo si trova ora agli arresti domiciliari. Ma lui continua a negare, con fermezza, ciò che gli viene attribuito: l’aver somministrato indebitamente terapie a due pazienti al fine di provocarne la morte.
Carlo Mosca – ex guida del pronto soccorso di Montichiari (Asst Civile), oggi sospeso dal servizio – ha chiesto tramite i suoi avvocati al Tribunale del riesame l’annullamento dell’ordinanza di custodia cautelare a suo carico.
Ora si attende la decisione. Ma soprattutto l’accertamento della verità, che – in un caso e in quello opposto – rischia di lasciare ferite molto profonde nelle persone coinvolte.
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