Caso Caffaro, Bergomi (Pd): urge un intervento definitivo sulla zona

Nello stesso post Bergomi affronta anche il tema del nuovo piano cave, su cui – come noto – il partito è diviso fra chi vorrebbe procedere a tappe forzate (parte dei vertici del Broletto) e le perplessità di molti militanti, che vorrebbero invece rinviare la questione per approfondirla.  “Il territorio bresciano, purtroppo – si legge nel post – non è interessato solamente da questa criticità ambientale. In attesa dei dati definitivi 2020 ricordiamoci che il settimo rapporto ISPRA diffuso nel Luglio scorso individua la provincia di Brescia come addirittura la seconda provincia in Italia dietro solo Verona per consumo di suolo: ben 184 gli ettari di suolo agricolo cementificato nel bresciano nell’anno 2019! Un dato incredibile e su cui riflettere anche in previsione dell’approvazione del principale strumento urbanistico che interesserà il bresciano nelle prossime settimane: il piano provinciale cave ghiaia e sabbia che dovrà decidere quanti metri cubi estrarre e dove per il prossimo decennio. Stesso discorso per la prossima variante al Piano Territoriale di Coordinamento Provinciale”.