“Chiediamo a Sindaco e Giunta del Comune di Lumezzane di dissociarsi pubblicamente da tale iniziativa e di unirsi, piuttosto, all’appello – da tempo lanciato dall’Anpi, a tutti i suoi livelli – per lo scioglimento di gruppi e movimenti che si pongono in esplicita contraddizione con i principi fondanti del nostro vivere civile”. A dirlo è una nota firmata da Francesca Parmigiani per Anpi provinciale di Brescia, che interviene così sull’iniziativa fissata per venerdì 12 nel Comune valgobbino per ricordare i “Martiri delle foibe e per le Vittime Lumezzanesi della strage di Sant’Eufemia”.
“Lascia sconcertati – sottolinea ancora Parmigiani – la notizia della conferma della presenza, in rappresentanza del Comune di Lumezzane, dell’assessore Lucio Facchinetti, in occasione della commemorazione annunciata dall’ex leader provinciale di Forza Nuova Enrico Salvinelli, quale ‘portavoce del comitato organizzativo’. Si tratta – come stigmatizzato anche in passato dalla locale sezione dell’Anpi – dell’ennesimo tentativo di confondere, rivedere e revisionare la storia, con l’intento di annebbiare la memoria e di disancorare la Repubblica dalle sue radici: antifascismo e resistenza”.
“La tecnica – incalza Parmigiani, componente del Comitato provinciale – è nota ed è sempre la medesima: decontestualizzare singoli episodi, omettere colpevolmente ogni riferimento ai crimini del fascismo, porre sullo stesso piano qualsiasi episodio di violenza, fino alla paradossale conclusione: “tutti colpevoli, nessun colpevole”. Elemento, se possibile, ancor più grave della vicenda in commento è la legittimazione – da parte delle istituzioni locali, attraverso la confermata partecipazione – di sigle inequivocabilmente appartenenti alla “galassia nera” dei fascisti del Terzo Millennio, la cui esistenza si pone in palese violazione della XII disposizione transitoria e finale della Costituzione, che vieta ‘la ricostituzione sotto qualsiasi forma del disciolto partito fascista’; quella Carta che tutti i cittadini – e a fortiori i rappresentanti delle istituzioni locali, nell’adempimento del proprio mandato – sono tenuti ad osservare”.
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