A2A, approvato il Piano strategico 2021-2030 per 16 miliardi di investimento

Cambiano i piani di A2A e a dirlo è proprio il piano strategico 2021-2030 approvato dal nuovo Cda guidato da Renato Mazzoncini. Il titolo del piano “Life is our Duty” si riferisce infatti al cambio di rotta di A2A, che da multiutility diventa Life Company focalizzandosi su energia, acqua e ambiente per migliorare la qualità di vita delle persone e tenendo ben presenti gli obiettivi di sviluppo sostenibile indicati dalle Nazioni Unite.

A condurre gli sforzi di A2A sarà dunque una strategia basata su economia circolare e transizione energetica, da un lato per preservare le risorse del pianeta e proteggere l’ambiente, dall’altro per garantire la produzione e l’utilizzo di energia pulita velocizzando la decarbonizzazione e abilitando l’elettrificazione dei consumi.

Sedici i miliardi di euro che saranno investiti nelle due sfere d’azione, di cui il 60 per cento da realizzare nei primi cinque anni. Circa dieci miliardi di euro saranno finalizzati alla transizione energetica, mentre sei saranno destinati allo sviluppo dell’economia circolare che prevede la riduzione degli sprechi, l’accelerazione del recupero di materia e il consolidamento del recupero energetico.

«Queste – commenta Mazzoncini, AD di A2A – sono le solide basi che ci consentiranno di realizzare infrastrutture strategiche, innovative ed essenziali per la crescita e il rilancio del Paese, di essere ambiziosi e guardare all’Europa».

Tra gli importanti obiettivi economici il Piano prevede una crescita in termini del margine operativo lordo da 1,18 miliardi di euro del 2020 a 2,5 miliardi di euro del 2030, un utile netto in crescita del’8 per cento all’anno, seimila assunzioni dirette, riduzione del 47 per cento di Co2 emessa.

«Il nostro nuovo modello – sottolinea Mazzoncini – è una visione del mondo condivisa, sostenibile e rispettosa del futuro, a cui vogliamo dare il nostro contributo quotidiano».

Nei prossimi dieci anni A2A si concentrerà dunque nella realizzazione di nuovi impianti per il trattamento dei rifiuti provenienti da raccolta differenziata, ma anche di impianti di recupero energetico e l’incremento al 76 per cento della differenziata stessa nei territori già serviti. Interventi saranno realizzati anche nel riciclo di carta e plastica e per la riduzione di perdite idriche lineari. Un miliardo di euro di investimento sarà destinato allo sviluppo del teleriscaldamento. A questo scopo potrebbe essere utile l’accesso ai fondi del Recovery Fund per connettere la Centrale di Cassano d’Adda alla rete del teleriscaldamento di Milano, portando ad un risparmio di 200mila tonnellate di Co2 all’anno.

Nei programmi di A2A per la transizione energetica ci sono invece sviluppo degli impianti fotovoltaici ed eolici e attenzione al sistema elettrico, alla mobilità sostenibile con installazione di punti di ricarica, all’espansione della base clienti.

Secondo le stime i dividendi per azione avranno una crescita minima del 3 per cento all’anno, il che significa un aumento di utile anche per le casse del comune di Brescia.

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